Pescara, aggredito mentre sta acquistando droga. Un arresto
PESCARA, 4 luglio – E’ stato arrestato in flagranza di reato per detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti e denunciato per tentato omicidio e rapina. Ai domiciliari è finito V.S. di 28 anni.
Gli agenti della Squadra Mobile sono arrivati nell’abitazione del giovane dopo la denuncia di un seegalese che ha raccontato di essere andato da lui a comprare droga. Il giovane, vedendo i poliziotti, ha cercato di sbarazzarsi di una busta di plastica, lanciandola da una finestra, busta poi recuperata e contenente, fra l’altro, 6 grammi di cocaina e 50 grammi di eroina, due bilancini di precisione ed alcune confezioni di Suboxone.
Il senegalese, un uomo di 43 anni, era arrivato al pronto soccorso accompagnato da un privato che lo aveva aiutato, dopo essere stato medicato per trauma cranico facciale, per una ferita lacero contusa alla bocca e per una ferita da taglio al collo ha denunciato quanto accaduto.
Ha raccontato di essere andato al “Ferro di Cavallo”, in via Tavo, per acquistare droga. Come già avvenuto in altre occasioni, si era recato da una persona, da lui conosciuta solo con il nome di battesimo, che, mentre trattava per la vendita, dopo essersi vantato di essere più forte di lui, nonostante la differenza di corporatura e statura, improvvisamente lo colpiva al volto con una serie di pugni, facendogli saltare una protesi dentaria, danneggiando due denti e provocando una ferita al labbro. Contestualmente l’aggressore si impossessava del telefono cellulare dell’uomo e, impugnato un coltello, gli si avvicinava minacciosamente, costringendolo ad indietreggiare; lo straniero riusciva così a guadagnare la porta e fuggire. Veniva però raggiunto sul pianerottolo e, schivati alcuni fendenti, veniva dapprima colpito da un ennesimo pugno al volto e quindi da una coltellata al collo.
Nonostante la perdita di sangue, è riuscito a scappare, udendo alle sue spalle due esplosioni; giratosi vedeva il suo aggressore che, pistola in pugno, tentava di inseguirlo. Lo straniero riusciva a raggiungere via Tavo e, grazie all’aiuto di un’automobilista di passaggio, è andato prima a casa e poi, accompagnato da un conoscente, al Pronto Soccorso dell’ospedale di Pescara.
Sulla base del racconto gli agenti sono arrivati a V.S.. Il sopralluogo condotto insieme con la Scientifica consentiva di verificare la presenza di tracce ematiche che, dal piazzale dello stabile, conducevano fino all’abitazione del giovane, mentre non sono stati rilevati segni di colpi d’arma da fuoco.
La perquisizione in casa di V.S., oltre a recuperare lo stupefacente di cui il giovane si era liberato all’arrivo della polizia, consentiva di sequestrare anche un coltello sporco di sangue e di uno straccio per pavimenti intriso di acqua e sangue, verosimilmente utilizzato per tentare di cancellare le tracce della aggressione.