Pescara Calcio, la replica di Iannascoli: “Prendo atto che Sebastiani ha chiuso alla trattativa”
PESCARA, 13 marzo 2017 – Una querelle che sembra non conoscere fine quella tra il presidente del Pescara Calcio, Daniele Sebastiani e il socio di minoranza Danilo Iannascoli, che nei giorni scorsi aveva presentato un’offerta per rilevare il 70% delle quote del club adriatico. Ieri Sebastiani aveva chiuso le porte alla trattativa, giudicando inadeguata l’offerta di Iannascoli. Oggi è arrivata la nota del socio di minoranza, che prende atto della decisione del presidente e – con qualche punzecchiatura – si tira fuori dal negoziato. Almeno per ora.
Queste le parole di Iannascoli, che innanzitutto torna sulle cifre relative all’offerta:
“In riferimento alla trattativa intercorsa per l’acquisto del 70% delle quote del Capitale Sociale della Delfino Pescara 1936 SpA, sono a precisare, mio malgrado, stante la riservatezza che avrei voluto mantenere in merito, che la proposta presentata prevedeva il riconoscimento di 9 milioni di euro in caso di permanenza nel Campionato di serie A e di 6 milioni di euro in caso di partecipazione al Campionato di Serie B; entrambi i casi risultavano comprensivi di 3 milioni di euro, da corrispondere al verificarsi di alcune diverse eventualità (ovvero risultati sportivi futuri, auspicabili anche se incerti, cui erano collegati i bonus, come è di prassi nelle valutazioni legate al mondo dello sport), oltre all’accollo di tutti i debiti della società ed all’immediata sostituzione di tutte le garanzie eventualmente prestate dai componenti del CdA presso gli Istituti di Credito, previa verifica da effettuare mediante una corretta procedura di due diligence, che non è stata tuttavia consentita”.
Sebastiani aveva rimarcato come l’offerta di Iannascoli, in realtà, fosse di soli 3 milioni, considerando implicitamente la retrocessione in serie B un fatto ormai acclarato e valutando i bonus, legati ad una eventuale promozione nella stagione successiva e ad un’eventuale permanenza nella massima serie l’anno dopo, delle semplici ipotesi.
Iannascoli prende spunto dalla netta chiusura del presidente, per rianimare la polemica:
“Prendo atto della non accettazione e della chiara volontà di netta chiusura ad intavolare qualsiasi ulteriore trattativa esternata dal sig. Sebastiani nel corso di un poco affollato comizio, frettolosamente organizzato poche ore prima di una fondamentale gara di campionato e delle molteplici dichiarazioni piene di inesattezze, che, tuttavia, ho deciso di ignorare per non alimentare ulteriori polemiche, inutili e dannose anche per la squadra, che ritengo possa ancora competere per la salvezza, a differenza di quanto evidentemente ritenuto da altri. Non posso però esimermi dal ricordare che il Sig. Sebastiani, quale Presidente della nostra società, ha potuto beneficiare dei continui e puntuali versamenti effettuati dalla mie società in conto capitale, delle ripetute ricapitalizzazioni ed anticipazioni anche personali effettuate e delle pesanti garanzie prestate che, alla data odierna, non sono state ancora né restituite né tanto meno sostituite, visto che, malgrado le richieste, sono ancora in essere finanziamenti importanti erogati a favore della società e garanzie a favore di questa prestate su posizioni debitorie assunte nei confronti di enti diversi dagli Istituti bancari”.
L’ex ad biancazzurro conclude con un avvertimento e con una rassicurazione ai tifosi:
“Come socio di minoranza, continuerò ad esercitare i diritti a me riconosciuti dalla legge ed a vivere lo sport con la stessa visione e con lo stesso amore e rispetto dei suoi valori, cercando, nel mio piccolo, di portare sempre più in alto il nome della mia città. Sempre fiero ed orgoglioso di essere tifoso del mio Pescara”.