Pescara, chiusa l’inchiesta sull’omicidio Russo: aggravante della crudeltà a carico di Mucciante
PESCARA, 7 febbraio – Contestata anche l’aggravante della crudeltà, oltre a quella già nota dei futili motivi, a Roberto Mucciante, omicida reo confesso di 51 anni, che il 25 aprile scorso uccise a Pescara il vicino di casa Salvatore Russo. E’ quanto emerge dall’avviso di conclusione delle indagini a firma del pm Luca Sciarretta.
Mucciante, 51 anni, all’epoca dei fatti “era affetto da una patologia psichiatrica – ha spiegato Massimo Di Giannantonio, il perito nominato dal giudice, alcune settimane fa in sede di incidente probatorio – che ne ha compromesso grandemente la capacità di autodeterminarsi”. Una circostanza che potrebbe indurre il giudice, in caso di rinvio a giudizio, a dichiarare la non punibilità dell’imputato.