Pescara, con la pioggia di nuovo allagato l’Istituto “Volta”. Dopo i lavori da 850mila euro /VIDEO
PESCARA, 23 ottobre – Di nuovo allagato l’Istituto Volta, dopo i lavori di ristrutturazione da 850mila euro che avrebbero dovuto sistemare l’edificio.
Avrebbero dovuto perché quella di oggi è stata davvero una giornata campale, per il personale e per gli studenti. La denuncia arriva da Armando Foschi, dell’Associazione “Pescara Mi piace” che è tornato a verificare la situazione nell’istituto dopo la segnalazione ricevuta dai genitori di alcuni studenti.
Rispetto all’11 settembre scorso, quando pure c’erano state forti infiltrazioni, la situazione è addirittura peggiorata:
“Allagati i corridoi, allagati i laboratori, allagato pure il cortile con l’effetto cascata annesso – afferma Foschi – E ad aggravare la situazione c’è la completa indifferenza e assenza della Provincia di Pescara, responsabile della struttura e dei lavori, la quale, seppur a conoscenza della problematica, nulla sta facendo per garantire la sicurezza degli studenti”.
Le accuse alla Provincia non sono nuove, risalgono, anzi, a quando prima ancora della riapertura ufficiale dell’anno scolastico, furono trovati, all’interno del “Volta” controsoffittature crollate:
“Un mese e mezzo fa ovviamente abbiamo rivolto delle domande di chiarimento al Presidente Di Marco, chiedendo semplicemente chi avrebbe dovuto vigilare sul corretto svolgimento dei lavori, come fosse possibile un simile degrado a poche ore dalla riapertura della scuola, chi avesse certificato l’agibilità e la sicurezza dell’Istituto e perché, comunque, non si fosse impiegato il periodo estivo per riparare ai danni e consegnare a settembre una scuola pronta e sicura agli studenti e alle famiglie. Per tutta risposta il Presidente Di Marco, anziché giustificare un degrado documentato con decine di fotografie, ha pensato bene di salire in cattedra e impartirci una lezione di ‘buona governance’ accusando l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ di aver detto ‘una serie di inesattezze, probabilmente dovute alla scarsa conoscenza della realtà dei fatti’ e che ‘non erano stati segnalati né tantomeno individuati nel corso dei numerosi sopralluoghi effettuati congiuntamente dai tecnici della Provincia e dai referenti scolastici – durante e alla fine degli interventi – infiltrazioni meteoriche’. “
E a poca distanza di tempo da quella risposta Foschi così descrive la situazione di oggi:
“Le infiltrazioni d’acqua dal solaio ci sono e hanno allagato tutto il corridoio del primo piano che collega tra loro tutte le palazzine del complesso scolastico e non solo. Stamattina dentro la scuola pioveva in senso letterale: quando gli studenti sono entrati in aula hanno attraversato corridoi trasformati in un lago, una enorme pozza d’acqua, mentre dal solaio continuava a scendere, lungo le pareti inzuppate, altra acqua. E se a settembre scorso il problema si era concentrato in un unico punto dello spazio di attraversamento che porta alle aule, stamane tutti i corridoi erano inzuppati e allagati, segno che il terrazzo sovrastante è privo di opere di impermeabilizzazione. Peggio ancora nelle aule di Tecnologia, Disegno e Progettazione, dove l’acqua scendeva copiosa dal soffitto, mentre gli studenti si riparavano in un angolo per lavorare, e intanto i poveri operatori scolastici cercavano di arginare alla meno peggio il problema, seminando in tutta l’aula dei catini di raccolta dell’acqua e ‘transennando’ le aree a rischio utilizzando gli sgabelli originariamente destinati a ospitare la seduta degli studenti”.
Problemi ci sono anche all’esterno, dove non è stato completato il canale di scolo dell’acqua. I genitori, dice Foschi sono sul piede di guerra i timori principali, ovviamente, sono quelli sulla sicurezza dello stabile.