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Pescara, Consulta dà ragione a centrodestra su bilancio 2013: “Nessun predissesto, ministero paghi”

Pescara, Consulta dà ragione a centrodestra su bilancio 2013: “Nessun predissesto, ministero paghi”

PESCARA, 9 gennaio – La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il provvedimento con cui nel 2013 il ministero dell’Economia e delle Finanze impose al Comune di Pescara un taglio dei trasferimenti Imu pari a quasi 5 milioni di euro. Il pronunciamento della Consulta fa scattare l’immediata reazione del centrodestra cittadino, determinato a chiedere i danni al ministero e a rivendicare l’operato della giunta Mascia.

“Il governo di centrodestra guidato dal sindaco Albore Mascia non ha mai determinato alcun predissesto delle casse finanziarie del Comune – rimarcano nel corso di una conferenza stampa gli esponenti di Forza Italia, Pescara Futura e Pescara in Testa -. Finalmente dopo tre anni la verità è venuta a galla grazie al pronunciamento della Corte Costituzionale, che ha sancito l’illegittimità di quel taglio di 5 milioni di euro, che di fatto ci fece chiudere il bilancio con un disavanzo inesistente”.

Il centrodestra pescarese punta dunque il dito contro il governo in carica a quel tempo e invoca un risarcimento per la comunità locale:

“E’ stata colpa del governo Letta. Quella somma oggi dovrà essere restituita alla città, che sta ingiustamente pagando tasse al massimo. Lunedì porteremo in Consiglio comunale un ordine del giorno con cui chiederemo al sindaco Alessandrini di citare in giudizio il ministero per l’Economia e le Finanze e il ministero di Grazia e Giustizia, e la proposta non dovesse sciaguratamente essere approvata dalla maggioranza, valuteremo la possibilità di attivare una class action con tutti i cittadini interessati”.

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