Pescara, contaminazione del fiume: otto mesi per trasmettere un verbale
PESCARA, 10 gennaio – Otto mesi solo per la trasmissione di un verbale, un anno dalle analisi che hanno rivelato una contaminazione di acque di falda scoperta presso il deposito di idrocarburi Abruzzo Costiero a Pescara situato in un sito a forte rischio esondazione lungo il fiume Pescara.
Lo rende noto il Forum H2O sottolineando che nelle analisi Arta del 31 gennaio dello scorso anno il metil-t-butil etere (MTBE), un composto tossico, è risultato avere valori ben 300 volte oltre la concentrazione soglia di contaminazione (12.029 microgrammi/litro contro un limite di 40) nel piezometro 1, tra i più vicini al fiume. Problemi anche con altre sostanze pericolose, come il cancerogeno Benzene, trovato dall’azienda con valori 6 volte la soglia. Anche altre sostanze sono risultate avere valori critici, dal manganese all’1,2 dicloropropano.
I dati sono emersi dai documenti della Conferenza dei Servizi svoltasi in Comune a Pescara il 21 aprile 2017 per l’approvazione del Piano di caratterizzazione che dovrà accertare l’esatta provenienza della contaminazione:
“Il verbale – afferma il Forum – è stato poi validato e trasmesso, incredibilmente, solo il 13 dicembre 2017, ad oltre otto mesi di distanza e ad un anno dalle analisi! Tempi biblici che stridono con i termini previsti dal D.lgs.152/2006. Tra l’altro l’impianto è situato in una zona a massimo rischio di esondazione in quanto a fine anni ’90, prima dell’entrata in vigore delle norme specifiche sul rischio alluvioni, nessun ente aveva pensato di evitare che si costruissero serbatoi con capacità di 28.000 mc in un’area così vicina al fiume”.
L’associazione rileva l’assoluta necessità di delocalizzazione dell’impianto:
“Tra l’altro – si legge in una nota – la contaminazione è stata scoperta proprio dopo alcune esondazioni che hanno coinvolto le linee fognarie dell’impianto nel 2013 e 2015. Nell’ambito di una serie di controlli e del collaudo dell’avvenuta riparazione delle condotte è stata evidenziata questa contaminazione così pesante”.