Pescara, D’Alfonso in barca per verificare i lavori di pulizia del fiume /FOTO
PESCARA, 14 febbraio – ‘Gita’ in barca del presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, per verificare i lavori di pulizia del tratto del fiume Pescara compreso tra il cosiddetto ‘ponte di ferro’, nel capoluogo adriatico, e Villanova di Cepagatti. Dotato di megafono, il governatore ha illustrato gli interventi ai giornalisti che erano a bordo con lui e ad alcuni cittadini che si trovavano sulle sponde del corso d’acqua.
L’intervento, del quale è ente attuatore il Genio civile di Pescara, è stato finanziato per 350mila euro e consentirà di ripulire il letto del fiume da quei materiali che costituiscono ostacolo o restringimenti al deflusso, senza andare a distruggere la naturalità fluviale.
A bordo della barca, che ha risalito il fiume per alcuni chilometri, oltre a D’Alfonso c’erano, tra gli altri, il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, il segretario particolare del governatore, Enzo Del Vecchio, e il consigliere comunale di Pescara con delega al Mare e al porto, Riccardo Padovano.
“Siamo intervenuti sul fiume o, meglio, dentro al fiume – afferma il governatore – con 350mila euro, per fare in modo che venisse ripulito il letto del corso d’acqua con le sue prospicienze. Questo era l’ennesimo intervento richiestoci dalle categorie interessate che noi con coinvolgimento abbiamo accompagnato, finanziato e realizzato. Un intervento che toglie cascami nel letto del fiume che con le piogge si spostavano nell’area portuale, determinando pericolosità e non solo”.
D’Alfonso ha anche ricordato che “in corrispondenza dell’incontro tra fiume e mare abbiamo messo in campo il taglio della diga foranea, per 3,5 milioni di euro, il finanziamento per 15 milioni di euro per lo spostamento a largo dei due nuovi moli guardiani, la soffolta, già finanziata e appaltata, 12,5 milioni di euro per quanto riguarda il nuovo depuratore di Pescara e 20 milioni di euro per le vasche che accolgono la prima pioggia, che non deve andare dentro al depuratore altrimenti lo ostruisce”.
“A giorni, inoltre – annuncia il governatore – apriamo le buste per le vasche di laminazione che toglieranno il pericolo esondazione in danno di Pescara, Spoltore, Rosciano, Cepagatti, Manoppello (Pescara) e San Giovanni Teatino: 56 milioni di euro che verranno aperti come competizione di gara a giorni e che ci sono venuti, perché li abbiamo guadagnati noi, da Palazzo Chigi”.