Pescara, due minorenni accusati di una rapina in pieno centro
PESCARA, 4 maggio – Conosciuti e temuti. Due ragazzi pescaresi sono stati rintracciati ieri e, su disposizione del magistrato, portati in una comunità educativa, perché accusati di aver rapinato, qualche giorno fa, un ragazzo poco più grande di loro, e per aver tentato di rapinarne un altro.
I fatti sono avvenuti poco meno di due mesi fa, lungo la Riviera, proprio in centro, nella zona antistante lo stabilimento “Sole Luna”.
I due indagati, di 15 e 16 anni, avevano avvicinato altri ragazzi e con maniere molto spicce, compresi alcuni schiaffi, avevano imposto ai due di svuotare le tasche e consegnare quello che avevano dietro che avesse un minimo valore.
Una delle due vittime è riuscita a fuggire, l’altro è stato preso, portato verso il mare e “perquisito”: i due ragazzi gli hanno preso il telefono cellulare, obbligandolo a fornire il codice di sblocco, una sigaretta elettronica e quindici euro.
I due indagati sono stati identificati, al termine di un’indagine, dalla Squadra Mobile della Questura di Pescara: un o, trovato in possesso del cellulare, ha confessato la rapina, consegnando anche la sigaretta elettronica.
Ma proprio durante l’indagine, ascoltando vittime e testimoni, gli uomini della Mobile si sono accorti di quanto i due ragazzi, molto conosciuti negli ambienti giovanili, fossero temuti: tanto il timore di parlare per paura di subire altri soprusi e ritorsioni.