Pescara
Stai leggendo
Pescara: finte turiste, vere prostitute. Tre arresti

Pescara: finte turiste, vere prostitute. Tre arresti

PESCARA, 3 agosto – Facevano entrare illegalmente in Italia delle ragazze con la scusa di una vacanza, ma in realtà arrivavano a Pescara per prostituirsi. Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione: sono le accuse di cui devono rispondere tre albanesi – due uomini e una donna – arrestati dalla Polizia, nell’ambito di un’indagine collegata all’operazione che a fine aprile smantellò un’organizzazione gestita a Pescara da romeni e albanesi e dedita allo sfruttamento della prostituzione. 

Gli agenti della squadra Mobile hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di Dritan Taco, albanese di 23 anni, Anxhela Avdiraj, 20 anni, e Endrit Gjella, 34 anni, che era già in carcere.

Dopo l’operazione che a inizio maggio portò ad undici arresti, le indagini non si sono fermate, fino alla svolta odierna.

Il gruppo albanese – come hanno spiegato in conferenza stampa il vice questore aggiunto Dante Cosentino e l’ispettore capo Costanzo Pastore – ha continuato a far entrare in Italia, via mare, delle ragazze che si spacciavano per turiste e che, invece, una volta in Abruzzo, si prostituivano. Dopo gli arresti, infatti, il gruppo, per far fronte alle spese legali, si era prodigato per far arrivare tre giovani, due albanese e una romena.

Le ragazze erano state ospitate in una casa popolare di via Rigopiano occupata abusivamente da uno dei tre albanesi. L’appartamento a fine maggio era stato sottoposto a sequestro preventivo da parte della squadra Mobile.

La 20enne è stata arresta in provincia di Modena, con la collaborazione della locale squadra Mobile, mentre il 23enne è stato arrestato a Pescara.

Ha coordinato le indagini il pm Gennaro Varone. Gli accertamenti della Polizia proseguono.

Mi sento...
Felice
0%
Orgoglioso
0%
Euforico
0%
Ok
0%
Triste
50%
Arrabbiato
50%