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Pescara-Foggia, Zeman: “Una partita come un’altra”

Pescara-Foggia, Zeman: “Una partita come un’altra”

PESCARA, 26 agosto – Prima operazione, sminare le emozioni. E con quell’espressione sempre identica, impassibile, marchio di fabbrica del personaggio, Zdenek Zeman ci riesce a perfezione. Eppure, è il suo passato che bussa alla porta in questa prima giornata di campionato.

Per esempio tutti i suoi anni, sette per l’esattezza, passati in Puglia a tessere il Foggia dei miracoli. Per esempio che sulla panchina a fianco alla sua ci sarà Giovanni Stroppa, tecnico dei rossoneri e suo allievo. Per esempio che proprio Stroppa è stato il primo allenatore del dopo-Zeman nel Pescara di serie A.

Insomma di motivi per parlare di batticuore ce ne sarebbero una quantità, ma il boemo volta pagina senza colpo ferire:

“Che devo dire, son contento. E’ la prima partita di campionato ma prima o dopo con il Foggia bisognava giocare. Rivedo tanti amici, sono stato lì sette anni. Ma per me è una partita e una partita si gioca”.

A chi tocca l’argomento Stroppa risponde così:

“Mi ha dato grandi soddisfazioni in campo e anche fuori, nel gruppo. Da allenatore sono contento che abbia vinto in campionato. Ho visto giocare la squadra, aveva gioco e idee”.

Ma quello di cui non vuol proprio sentire parlare è del Pescara che parte favorito. Per lui non è più di un’outsider:

“Leggo i giornali e tutti ci danno per favoriti. Se uno è esperto di calcio, e vede la nostra rosa, non lo può pensare. Voi forse non conoscete i ragazzi che ho a disposizione, li dobbiamo scoprire, li devo scoprire anche io. Sono convinto di avere in squadra dei talenti, spero riescano a farsi vedere”.

Campionato da scrivere dunque e per scriverlo secondo il boemo bisognerà fare 42 partite. Insomma a chiusura mercato si dovrà avere un gruppo che tiene:

“Ci manca qualcosa in difesa – dice Zeman –  il centrocampo mi da soddisfazioni, avanti bisogna vedere se i giovani saranno all’altezza del campionato di Serie B. Certo ho nove attaccanti, far arrivare il decimo non serve”

La formazione, come sempre, non c’è verso di scucirgliela, ma la mancanza di Zampano sarà un dato di fatto. E c’è anche chi ventila che la febbre arrivata all’improvviso ieri sera, sia una febbre da mercato:

“Ieri mattina era a posto, ieri sera ha avuto febbre e questa mattina ancora. Non posso dire nulla. Zampano è un buon giocatore, ma di buoni giocatori ce ne sono tanti. Il problema è mettere insieme una squadra che ha voglia di fare risultati. Zampano era un buon giocatore anche lo scorso anno, ma non è servito a niente”.

In attesa della chiusura del mercato si fa con quel che c’è, tenendo conto che la rosa della squadra è ancora folta.

Domani comunque i tifosi saranno a caccia di soddisfazioni contro un avversario con cui qualche ruggine c’è:

“Spero che la partita sia una festa – commenta Zeman – la rivalità è dei tempi passati. Ora è molto che le due squadre non si incontrano”.

Infine, i ventuno convocati: Fiorillo, Perrotta, Coda, Crescenzi, Benali, Brugman, Coulibaly, Proietti, Palazzi, Carraro, Capone, Mancuso, Del Sole, Valzania, Pigliacelli, Pettinari, Cappelluzzo, Mazzotta, Ganz, Campagnaro, Baez.

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