PESCARA, 26 aprile –  Un giovane di 24 anni, di nazionalità marocchina, è stato arrestato dalla squadra mobile di Pescara con l’accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione.

I fatti risalgono al 25 marzo scorso, quando E.A.D, il giovane arrestato, passò diverse ore in compagnia di altri due ragazzi italiani, un uomo e una donna, a consumare droga. Con una scusa il giovane marocchino indusse gli altri due a seguirlo nella sua abitazione, nel quartiere di San Donato di Pescara. Qui i tre continuarono a consumare droga, quando improvvisamente il padrone di casa accusò il ragazzo italiano, C.M. di 22 anni, di avere rubato parte della sostanza. Iniziò anche a minacciarlo, dicendogli che se non avesse restituito la droga avrebbe fatto del male a lui, alla ragazza ed alla sua famiglia.

Subito dopo, per rafforzare la minacce, lo colpì con un coltello al volto, prospettandogli conseguenze peggiori se non gli avesse consegnato 200 euro, caricandole su una carta Postepay. Il malcapitato venne anche denudato e legato ad una sedia, e poi ripetutamente percosso.  Al fine di interrompere le violenze, il giovane propose al suo aguzzino di lasciargli contattare la sorella, per organizzare la consegna del denaro.

La sorella, preoccupata dall’insolita richiesta del fratello, raccontò l’accaduto alla madre, che rifiutò di versare i soldi sulla Postepay e  si accordò per incontrarsi presso la stazione ferroviaria di Porta Nuova, per procedere alla consegna della somma di denaro richiesta. Una volta ricevuto il denaro,  E.A.D permise ai due ragazzi di allontanarsi. La madre del ragazzo tuttavia si rivolse alla polizia, che avviò immediatamente le indagini, culminate con l’identificazione del giovane arrestato, che era già recluso nel carcere di Bari, dove questa mattina gli è stato notificato il nuovo ordine d’arresto disposto Direzione Distrettuale Antimafia.