Pescara, istituto Volta allagato. Foschi: “Presidente Di Marco smentito, risponda ai nostri quesiti”
PESCARA, 11 settembre 2017 – L’associazione “Pescara Mi Piace” aveva lanciato l’allarme, la Provincia di Pescara aveva replicato sdegnata, ma oggi i fatti danno ragione all’associazione che aveva denunciato carenze nella manutenzione dell’Istituo Volta di Pescara. E’ bastato un acquazzone, infatti, per allagare i corridoi della scuola. Al presidente Di Marco, che sulla polemica si era esposto in prima persona, sembra davvero che non ne vada bene una.
Armando Foschi, dell’associazione “Pescara Mi Piace”, in seguito alle segnalazioni dei genitori degli studenti, questa mattina è tornato nella scuola di via Volta per verificare i danni:
“Tanto tuonò che piovve, e stamattina ha piovuto davvero dentro l’Istituto superiore Volta. A fare l’amara scoperta sono stati operatori scolastici, docenti e soprattutto le centinaia di studenti che si sono ritrovati ad attraversare corridoi pieni zuppi dell’acqua che scendeva copiosa dai solai e dalle pareti, completamente impregnati. Più che una scuola, sembrava di essere entrati in una piscina. Come previsto, è stata sufficiente una minima pioggia per scatenare l’inferno nell’Istituto Volta, un inferno previsto già giovedì scorso, quando siamo entrati nell’istituto, ancora senza i ragazzi nelle classi, trovando controsoffitti crollati a terra a causa delle infiltrazioni, pareti ingiallite o ricoperte da muffa nera, sempre per l’acqua scesa dal solaio, crepe da ogni parte, e, secondo la testimonianza delle famiglie, infiltrazioni anche nella palestra dove il soffitto era appena stato rifatto dalla Provincia con una spesa di 850mila euro. Tutto questo senza considerare i problemi all’impianto antincendio e al quadro elettrico, i cornicioni esterni caduti e gli ingressi alle varie ali della scuola transennati e chiusi per impedire che qualche studente potesse essere colpito da calcinacci volanti. E parliamo sempre di strutture, grondaie, cornicioni, soffitti, appena rifatti”.
La vendetta, nei confronti del presidente della Provincia, Antonio Di Marco, che aveva confutato e sminuito la denuncia dell’associazione, è servita. L’esponente di “Pescara Mi Piace” ha gioco facile nell’affermare:
“E’ questa la risposta al presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco, che di fronte all’allarme lanciato dalla nostra associazione giovedì scorso, dopo un sopralluogo nella scuola, documentato da fotografie che testimoniavano lo stato di degrado della struttura scolastica, ci aveva accusato di sfornare ‘inesattezze dettate dalla scarsa conoscenza dei fatti’. Oggi quei fatti ci danno ragione, forse perché noi in quella scuola ci siamo entrati, mentre il presidente Di Marco probabilmente non ci ha mai messo piede. Prima di replicare alle nostre affermazioni, avrebbe dovuto almeno fare una verifica. Oggi non ci aspettiamo scuse inutili, ma vogliamo risposte, per capire come sia possibile che in una scuola dove sono appena stati eseguiti lavori di rifacimento di solai, impermeabilizzazioni e controsoffitti, la situazione sia già degenerata. Soprattutto vogliamo sapere se sia garantita la sicurezza delle centinaia di studenti presenti nell’Istituto”.
Foschi aggiunge:
“Avevamo rivolto delle domande di chiarimento al presidente Di Marco, chiedendo semplicemente chi avrebbe dovuto vigilare sul corretto svolgimento dei lavori, come fosse possibile un simile degrado a ventiquattro ore dalla riapertura della scuola, chi avesse certificato l’agibilità e la sicurezza dell’istituto e perché, comunque, non si fosse impiegato il periodo estivo per riparare ai danni e consegnare a settembre una scuola pronta e sicura agli studenti e alle famiglie. Per tutta risposta il presidente Di Marco, anziché giustificare un degrado documentato con decine di fotografie, ha pensato bene di salire in cattedra e impartirci una lezione di ‘buona governance’, puntando il dito contro l’associazione ‘Pescara Mi piace’ e sostenendo che ‘non sono stati segnalati né tantomeno individuati nel corso dei numerosi sopralluoghi effettuati congiuntamente dai tecnici della Provincia e dai referenti scolastici, durante e alla fine degli interventi, infiltrazioni meteoriche’. Non sono passate neanche quarantotto ore dalle affermazioni del presidente Di Marco, che sono bastate le prime due gocce di pioggia a smentirlo clamorosamente: le infiltrazioni d’acqua dal solaio ci sono e hanno allagato tutto il corridoio del primo piano che collega tra loro tutte le palazzine del complesso scolastico. Stamattina dentro la scuola pioveva in senso letterale: quando gli studenti sono entrati in aula hanno attraversato un lago, una enorme pozza d’acqua, mentre dal solaio continuava a scendere, lungo le pareti inzuppate, altra acqua”.
L’associazione, in conclusione, torna a chiedere a Di Marco:
“Come può essere concepibile che una scuola appena ristrutturata con una spesa di 850mila euro sia già un colabrodo? Perché la nuova impermeabilizzazione non ha funzionato? Chi avrebbe dovuto vigilare sullo svolgimento dei lavori? E oggi l’istituto Volta garantisce l’opportuna sicurezza per le centinaia di studenti che ogni giorno vivono quegli spazi?”
Il presidente della Provincia avrebbe adesso il dovere di compiere approfondimenti e di fornire risposte serie e accurate a quesiti che, visto quanto accaduto nelle ultime ore, appaiono più che legittimi e decisamente fondati.