Pescara, l’inviato Rai Daniele Piervincenzi e la sua troupe aggrediti a Rancitelli /VIDEO
PESCARA, 13 febbraio – L’inviato Daniele Piervincenzi, il filmmaker Sirio Timossi e il redattore David Chierchini “sono stati aggrediti a Pescara da un gruppo di abitanti del quartiere Rancitelli”. Piervincenzi e i suoi colleghi stavano lavorando a un’inchiesta sui clan della periferia pescarese. Lo rende noto la Rai, che ha anche diffuso un video dell’aggressione.
Piervincenzi e la troupe di Popolo Sovrano erano entrati in un complesso di case Ater chiamato “Ferro di cavallo”, considerato la principale piazza di spaccio di Pescara e dell’Abruzzo, per fare delle domande su come si vive nel quartiere: all’improvviso sono stati minacciati e successivamente aggrediti.
Popolo Sovrano, il nuovo programma condotto da Alessandro Sortino e Eva Giovannini con Daniele Piervincenzi, andrà in onda domani, giovedì 14 febbraio, alle 21.20 su Rai2
PIERVINCENZI: “AVANTI CON L’INCHIESTA SULLE NUOVE MAFIE”
“Per fortuna ho soltanto un occhio nero, per un pugno sull’arcata sopracciliare. E’ andata peggio al filmaker Sirio Timossi, che è finito al pronto soccorso per i pugni ricevuti alla schiena, e al redattore David Chierchini che ha riportato una lesione alla gamba”. Daniele Piervincenzi, inviato del programma di Rai2 Popolo sovrano, racconta così l’aggressione subita a Pescara e annuncia “i legali della Rai e di Fremantle (che produce il programma, ndr) stanno valutando come procedere”.
“Eravamo nel fortino dei clan Spinelli e Ciarelli che controllano lo spaccio a Pescara, in questo palazzo chiamato ‘Ferro di cavallo’ – aggiunge il giornalista – attorno al quale si accampano tossicodipendenti da tutto l’Abruzzo per acquistare eroina e cocaina. Siamo andati lì a chiedere conto. Le vedette hanno segnalato il nostro arrivo: prima ci sono stati tirati contro oggetti, poi si sono mossi in gruppo e ci hanno aggrediti”.
“Da due anni seguiamo le nuove mafie, ci siamo occupati degli Spada a Ostia, dei Casamonica a Roma, poi abbiamo spostato l’obiettivo sulla nuova centrale di Pescara”, spiega ancora Piervincenzi. “Domani proporremo una piccola parte della nostra inchiesta, la settimana successiva metteremo sul tavolo tutti i tasselli del puzzle”.
Lo scorso dicembre la Corte d’Appello di Roma ha ribadito la condannata a sei anni con aggravante mafiosa per Roberto Spada – che il 7 novembre 2017 aggredì Piervincenzi e il cameraman Edoardo Anselmi che si erano recati davanti alla sua palestra a Ostia per intervistarlo – confermando l’impianto accusatorio. Ora la nuova aggressione: “Sono talmente ingenuo – commenta Piervincenzi – da pensare che si riesca ancora a parlare con le persone. L’aspetto più doloroso di questa vicenda è che ci sono luoghi del nostro Paese dove non si possono fare domande”.
GLI INQUIRENTI LAVORANO SUL VIDEO
L’aggressione, secondo i primi accertamenti investigativi sarebbe avvenuta lunedì. Sulla vicenda si sta muovendo la Procura e delle indagini si occupa la squadra Mobile di Pescara. Il video che sta circolando in rete è considerato dagli investigatori un elemento “utilissimo” ai fini delle indagini: nelle immagini, d’altronde, si vede chiaramente il volto di uno dei presunti aggressori. L’attività investigativa andrà avanti attraverso l’ascolto delle vittime – non sono state presentate al momento querele, né risultano accessi in pronto soccorso – e attraverso la ricerca di testimoni che possano aver assistito alla scena.
IL PREMIER CONTE: “NON TOLLERIAMO ILLEGALITA'”
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte esprime “solidarietà al giornalista Piervincenzi e alla troupe Rai aggrediti a Pescara mentre lavoravano a un’inchiesta sui clan”. “Questo governo non tollera zone di illegalità. Nessuno può sentirsi al di sopra della legge” scrive il premier in un tweet.
IL PRESIDENTE ELETTO DELLA REGIONE: “DURA REAZIONE DELLE ISTITUZIONI”
“Solidarietà” a Daniele Piervincenzi e alla troupe della Rai aggrediti al quartiere Rancitelli di Pescara è stata espressa dal presidente eletto della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. Marsilio parla di “profondo dispiacere per l’aggressione subita. Mi auguro che questo possa creare – ha detto Marsilio – una dura reazione di tutte le istituzioni competenti per riportare la legalità in quel quartiere. Avevo visitato proprio Rancitelli durante la campagna elettorale”.