Pescara, maxi rissa di agosto a Rancitelli: arrestate 6 persone. Dieci indagati, anche un minorenne
PESCARA, 8 settembre – Arrestate sei persone, questa mattina a Pescara, accusate di avere preso parte alla violenta rissa scoppiata la notte del 12 agosto, nel quartiere Rancitelli, con decine di persone che si fronteggiarono in strada, lasciando sul selciato un nigeriano di 33 anni, che rimase gravemente ferito.
La rissa, avvenuta in tarda serata, davanti ad un ristorante, all’angolo tra via Lago di Capestrano e via Tiburtina, era nata da una discussione tra una comitiva di persone di origine rom e alcuni immigrati. Dalle parole si è passati ai fatti, con la violenta zuffa culminata con il lancio di sedie e tavolini.
Ad avere la peggio un cittadino di origine nigeriano, che a causa delle lesioni riportate, venne trasportato in gravi condizioni all’ospedale Santo Spirito di Pescara.
L’operazione di questa mattina è stata condotta dagli agenti della squadra mobile di Pescara che, coordinati dal vicequestore aggiunto Dante Cosentino, hanno eseguito sei misure cautelari: tre arresti domiciliari e tre obblighi di dimora, disposti dal gip Elio Bongrazio, su richiesta del pm Anna Benigni.
Dieci, in totale, le persone indagate, con età compresa fra i 56 e 17 anni: otto sono italiani, appartenenti a famiglie di origine rom residenti a Pescara, e due stranieri. Tra i dieci indagati, che devono rispondere di rissa aggravata dall’utilizzo di strumenti atti ad offendere e lesioni volontarie gravi, figura anche un minorenne. Per sei di queste persone è stata applicata una misura cautelare. Per gli altri quattro sono in corso approfondimenti.
Le indagini – è stato spiegato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta in questura a Pescara – hanno confermato come, all’origine della rissa scoppiata in via Lago di Capestrano, vi sia stato un alterco fra tre degli indagati ed i gestori del ristorante, con padre e figlio che una volta entrati, già alticci, hanno chiesto da bere, ricevendo una risposta negativa.
Da qui è partita una vivace discussione, proseguita poi all’esterno del locale, con gli schiamazzi su strada che hanno provocato le lamentele di un nigeriano di 33 anni, residente nella zona, poi rimasto ferito e ricoverato in ospedale. La situazione era poi ulteriormente degenerata con l’utilizzo di sedie, tavoli e oggetti contundenti, e con il coinvolgimento di altre persone.
Il questore Francesco Misiti ha detto:
“C’è stata la pronta e immediata risposta delle forze di polizia dopo un fatto grave e che aveva avuto una vasta eco. Devo dire che è stata importante anche la collaborazione di testimoni e gestori del ristorante, a riprova del fatto che in un quartiere in cui ci sono dei problemi c’è anche tanta brava gente”.