Pescara, omicidio Neri: dall’autopsia sul corpo di Alessandro emergono elementi importanti
PESCARA, 10 marzo – L’autopsia eseguita sul corpo di Alessandro Neri fornisce agli investigatori elementi importanti per ricostruire la vicenda dell’omicidio del 29enne di Spoltore, trovato morto dopo tre giorni di ricerche nel fosso Vallelunga, a Pescara. Sul caso vige il massimo riserbo da parte degli inquirenti, ma l’esame autoptico, si è appreso, ha consentito di chiarire diversi aspetti e di rispondere a vari interrogativi.
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L’autopsia, iniziata stamani e terminata nel pomeriggio, è stata eseguita dal medico legale Cristian D’Ovidio all’ospedale di Pescara. Vi ha preso parte anche un ufficiale dei carabinieri del Ris di Roma, esperto di balistica.
Dall’esame autoptico i militari si aspettavano di sapere, oltre ai tempi della morte, da quale distanza è stato esploso l’unico colpo che, apparentemente, avrebbe ucciso il 20enne. La distanza, infatti, potrebbe rivelare il tipo di luogo in cui si è consumato il delitto, magari un’automobile o un ambiente piccolo. Aspetti in parte chiariti dall’accertamento.
Le indagini dei Carabinieri proseguono senza sosta. Tutte le piste restano aperte. I militari stanno mettendo insieme elementi e informazioni e, nelle prossime ore, anche grazie ai risultati dell’autopsia, potrebbero essere formulate le prime ipotesi concrete.