Pescara-Perugia 0-2, biancazzurri da incubo. L’attacco non punge e la difesa si addormenta
PESCARA, 26 gennaio – Due gravi incertezze difensive e la scarsa incisività sotto porta costano una brutta sconfitta interna al Pescara di Zdenek Zeman. I biancazzurri, reduci da quattro risultati utili consecutivi, interrompono la striscia positiva. A tratti, nel primo tempo, mostrano buone trame di gioco, ma non fanno male sotto porta. Nella ripresa scompaiono. Possono recriminare per il palo colpito da Capone, ma – complici le ripetute amnesie difensive – avrebbero anche potuto subire un passivo più pesante.
Zeman conferma la squadra di Perugia, con le eccezioni di Campagnaro al posto di Coda, mentre e l’infortunato Proietti fa posto a Carraro. In attacco confermato il tridente composto da Pettinari, Mancuso e Capone. In mediana Brugman e Valzania titolari. Non è arrivato il transfert per Gavrillon. Con Falco infortunato, l’unico a disposizione, tra i nuovi arrivati, è il giovane esterno offensivo Yamga.
PRIMO TEMPO
Ritmi subito alti in avvio. Al 2′ subito un’occasionissima per il Pescara: Valzania serve un assist delizioso per Mancuso che, solo in area, da posizione defilata, controlla male e si lascia murare dal portiere Nocchi. Un minuto dopo risponde il Perugia con Di Carmine, che se ne va in contropiede ma conclude debolmente.
Gara viva e aperta. Al 5′, con un tiro-cross dalla sinistra, Mazzotta sfiora la traversa. Continua a premere il Pescara, che chiude la formazione umbra nella propria metà campo e mostra buone trame di gioco. Al 17′ ci prova Baldinelli dalla distanza, Fiorillo è attento. Al 25′ ripartenza del Pescara di chiara matrice zemaniana: la palla arriva a Mancuso sulla destra, cross teso al centro, la difesa ospite trema.
I biancazzurri sprecano e gli ospiti li puniscono due minuti dopo, quando la difesa di casa si addormenta e Kouan è libero di saltare al centro dell’area: colpo di testa e palla in rete. Zero a uno.
Il Pescara accusa il colpo e fatica a riorganizzarsi. Il Perugia prende campo e continua ad attaccare. Al 36′ tornano a farsi vedere i biancazzurri con Crescenzi che, a due passi dalla porta, trova pronto il portiere avversario. Solo corner. Al 40′ bomba di Carraro dal limite dell’area, decisiva la deviazione in corner di un difensore avversario.
Biancazzurri in crescita nel finale, mancano freddezza e precisione sotto porta. Il Pescara riprende a martellare. C’è un contatto dubbio in area del Perugia, ma l’arbitro lascia proseguire. Al 45′ Capone penetra in area e colpisce il palo. Biancazzurri sfortunati.
SECONDO TEMPO
Nella ripresa, al primo minuto, Del Prete dalla destra per Cerri, che colpisce di testa in tuffo e manda alto. Il Pescara riprende a macinare gioco, ma fatica a trovare gli spazi. Il Perugia si chiude bene e punge in ripartenza.
All’8′ Zeman mette fuori il bomber Pettinari e butta dentro Cappelluzzo, nel tentativo di aggiungere fisicità al reparto offensivo. Due minuti dopo, però, Di Carmine colpisce in area ed è Fiorillo a metterci una pezza d’istinto. Altro svarione difensivo che i biancazzurri rischiano di pagare caro.
Il Pescara non riesce a far male e il tenico boemo getta nella mischia anche Baez, al posto di uno spento Capone. Al 19′ Perrotta si fa bruciare in velocità da Di Carmine, che lo lascia sul posto e arriva davanti a Fiorillo: l’attaccante biancorosso sceglie il cross, anziché concludere a rete e i biancazzurri si salvano.
In campo anche Baez, al posto di Capone, ma la musica non cambia. Pescara confusionario: tanti palloni buttati in mezzo, tanta imprecisione e solo la mancanza di freddezza dei biancorossi, che non riescono a chiudere alcune buone ripartenze, continua a tenere in vita la squadra di Zeman.
Al 44′, con la difesa biancazzurra immobile, il Perugia trova il raddoppio: Di Carmine riceve a due passi dalla porta, Perrotta sta a guardare e la conclusione fa secco Fiorillo.
Si arriva così, stancamente, al novantesimo. Se il primo tempo non era stato eccellente, il secondo tempo dei biancazzurri è stato semplicemente orribile. Squadra senza idee e sulle gambe. C’è molto da lavorare. Probabilmente anche sul mercato.
PESCARA (4-3-3): Fiorillo, Crescenzi, Campagnaro, Perrotta, Mazzotta, Valzania, Carraro, Brugman, Mancuso, Pettinari (8’st Cappelluzzo), Capone (17′ st Baez). A disposizione: Savelloni, Balzano, Kanoutè, Yamga, Coda, Elizalde, Cocco, Coulibaly, Baez. All. Zdenek Zeman
PERUGIA (3-5-2): Nocchi, Volta, Dellafiore, Belmonte, Del Prete (35’st Gustafson), Koran, Colombatto, Bandinelli, Pajac, Cerri (27′ st Buonaiuto), Di Carmine. A disposizione: Santopadre, Monaco, Dossena, Bianco, Terrani, Germoni. All. Roberto Breda.
Arbitro: Pezzuto di Lecce
Reti: 27′ pt Kouan (PG), 44′ st Di Carmine (PG
Corner: 3-2 per il Pescara
Ammoniti: Volta (PG), Kouan (PG), Cappelluzzo (PE), Pajac (PG)