Pescara, slitta ancora l’ordinanza sulla chiusura dei locali: si va verso orari diversi in base alle zone
PESCARA, 8 giugno – Slitta ancora la firma della tanto discussa ordinanza per stabilire gli orari di chiusura di ristoranti, bar e locali di Pescara, ora che l’Abruzzo è in zona bianca. Se operatori e associazioni di categoria chiedevano di non prevedere orari vista l’emergenza economica, l’amministrazione comunale è invece intenzionata a imporre delle regole. Il sindaco, Carlo Masci, con l’obiettivo di “trovare punti di convergenza”, nel pomeriggio ha nuovamente incontrato le associazioni di categoria. Mentre il provvedimento, inizialmente atteso per ieri, dovrebbe essere firmato domani, l’ipotesi attuale è quella di prevedere orari diversi in base alle zone. Intanto, stasera le attività potranno lavorare senza limitazioni orarie.
La questione, comunque, è in parte ancora aperta. Il Comune di Pescara, subito dopo la riunione, in un comunicato stampa ha reso noto che “la nuova disciplina riguarderà solo le aree che il Consiglio comunale ha ritenuto a maggior rischio di assembramenti e di inquinamento antropico-acustico, e segnatamente Piazza Muzii, Centro storico, Lungomare”, ma ora sembra che la riviera verrà tenuta fuori dagli orari più restrittivi.
L’ipotesi, al momento, spiega il sindaco Masci, è quella di prevedere la chiusura a mezzanotte e mezza dalla domenica al giovedì e all’una e mezza il venerdì e il sabato nel distretto di piazza Muzii e nel centro storico, consentendo invece mezz’ora in più in tutte le altre aree. Discorso a parte, invece, per le attività artigianali, come gelaterie, pizzerie al taglio e cornetterie, che, escludendo il consumo sul posto, non dovrebbero avere limiti orari.
Non è ancora chiaro se nel provvedimento verrà inserito il divieto di “stazionamento degli avventori nelle immediate vicinanze delle attività di somministrazione di alimenti e bevande dopo la chiusura delle stesse”, misura inserita nell’ordine del giorno presentato dalla maggioranza e approvato ieri dal Consiglio comunale. In tal senso il primo cittadino parla di “approfondimenti in corso”.
“Le associazioni di categoria, pur non condividendo appieno le linee del Consiglio comunale, hanno preso atto del sacrificio imposto alle attività in questo momento di ripartenza e fermamente hanno insistito chiedendo di garantire orari più flessibili per i mesi di luglio e agosto. Il sindaco Masci – si legge ancora nella nota di Palazzo di Città – ha assunto l’impegno di sottoporre al Consiglio comunale un nuovo atto di indirizzo per andare incontro alle richieste delle rappresentanze di categoria”.
All’incontro odierno hanno partecipato per Confartigianato Fabrizio Vianale, per Confcommercio Riccardo Padovano, per Cna Carmine Salce e per Confesercenti Gianni Taucci.
Al centro del dibattito c’è l’annosa questione dei residenti di piazza Muzii – distretto food and beverage più grande d’Abruzzo, nel cuore del capoluogo adriatico – che da tempo si lamentano per la confusione e i rumori.
Se la scorsa estate l’emergenza sanitaria aveva consentito orari più rigidi (solo ad agosto erano stati più ampi), quest’anno, con il passaggio in zona bianca, operatori e associazioni di categoria auspicavano che la priorità fosse esclusivamente il rilancio dell’economia.