PESCARA, 15 dicembre – Come regalo di Natale i cittadini pescaresi troveranno sotto l’albero un aumento della Tari, la tariffa sui rifiuti. Aumento che in media si aggira intorno al 5 per cento.E’ quanto emerso questa mattina, quando l’assessore Paola Marchegiani, l’amministratore unico di Attiva Massimo Papa, il direttore generale Massimo Del Bianco, insieme con il dirigente e i responsabili di servizio del Settore Pollio e Carlo Chiacchiaretta, hanno illustrato ai capigruppo consiliari la delibera inerente le tariffe Tari per il 2018. Tariffa la cui approvazione si trovava proprio all’ordine del giorno del consiglio odierno.

“I pescaresi non subiranno nessun salasso per la Tari – ha commentato l’assessore al decoro urbano Paola Marchegiani – anzi, pagheranno di meno di quanto pagavano nel 2014, anno in cui siamo stati chiamati alla guida della città. Detto questo, un aumento c’è, ma non supera il 5 per cento medio, contenuto tanto da non incidere oltre l’adeguamento Istat, ma che punta al miglioramento del servizio”.

Per indorare la pillola l’assessore ha sottolineato come nel 2014 il valore assoluto della Tari fosse pari a 25.088.800,56 e come in un quadriennio si sia ridotto  ai 23.967.825,46 euro di oggi, aumenti compresi, restando notevolmente al di sotto dalla situazione di quattro anni fa.

“Gli aumenti scaturiscono proprio da una politica di investimenti e azioni proiettata a ridurre i costi e a raggiungere i parametri a tutela dell’ambiente, in primis portare la differenziata al 65 per cento nel 2020 – ha continuato l’assessore – L’efficientamento realizzato con la governance di Attiva ci ha consentito di passare da 25 milioni ai 23,9 di oggi, con una progressione positiva per la città e con l’estensione territoriale della raccolta differenziata che nel mese di novembre ha raggiunto il 38,5 per cento e alla fine del prossimo anno andrà almeno al 48%”.

Adesso, secondo l’amministratrice, il prossimo paso sarà quello di implementare servizio e risultati e questo grazie allo sblocco dei fondi e dell’iter di costruzione di una seconda ‘ricicleria’ che partirà nel 2018, “consentendoci di accorciare le distanze da quel 65% per cento di differenziata a cui puntiamo”.

“Abbiamo acquistato la nuova piattaforma di  Alanno e con la fusione con Ambiente, alla piattaforma che c’è se ne aggiungerà un’altra a servizio di più Comuni, noi siamo pronti anche ad agire da soli per raggiungere questo traguard – ha concluso Marchegiani – Il quadro è questo, messo in moto tutto, nel giro di due anni le tariffe Tari avranno un sensibile calo e la nostra città sarà davvero più sostenibile. Attiva è disponibile ad un ulteriore incontro per illustrare ancora più dettagliatamente le cose fatte e quelle da fare, perché siamo ad una svolta importante che ci vede tutti interpreti di un cambiamento in meglio”.

Ad intervenire sulla questione anche l’amministratore unico di Attiva Massimo Papa:

“Nel piano industriale e finanziario di Attiva abbiamo l’obiettivo di aumentare la differenziata per arrivare nel 2020 al 65 per cento, non c’è altra strada per preservare l’ambiente in cui viviamo. Per realizzarlo stiamo lavorando ad una filiera di impianti che ci darà la possibilità di ridurre i costi di smaltimento. L’aumento che c’è nelle tariffe Tari è motivato in parte dall’aumento di alcuni costi (lavoro, smaltimento di ingombranti, legno e potature) e in parte dai nuovi progetti per migliorare il servizio (il controllo sul conferimento dei rifiuti, la pulizia continuativa delle spiagge, la pulizia su più turni dei tombini). Inoltre vorremmo avviare un progetto di raccolta differenziata nel quadrilatero centrale per tutti gli esercizi commerciali. A tal fine stiamo mettendo insieme tutte le energie per fare un soggetto unico per mettere a sistema tutte le strutture. Se riusciamo a creare questa rete di impianti, nei prossimi mesi, progredendo con la raccolta, noi riusciremo nell’obiettivo di ridurre la Tari anche in maniera rilevante per i cittadini di Pescara e dei Comuni che faranno parte della rete di impianti”.