Pescara ultima per qualità della vita, male anche le altre province d’Abruzzo
PESCARA, 27 novembre – Pescara è la provincia abruzzese in cui si vive peggio ed è anche agli ultimi posti della graduatoria nazionale. Il Pescarese perde 20 posizioni e arriva al 99esimo posto su 110 nella classifica annuale di ItaliaOggi-Università La Sapienza sulla qualità della vita. Meglio, ma non bene, le altre abruzzesi, tutte nella seconda metà della classifica. La prima a comparire è Chieti, 60esimo posto, che sale di 25 posizioni rispetto allo scorso anno. Seguono Teramo, 78esima (52esima nel 2015), e L’Aquila, 85esima (71esima nel 2015). Nove i fattori presi in considerazione nell’analisi: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scola- stici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita.
Pescara compare alle ultime posizioni per quanto riguarda criminalità, disagio sociale e tenore di vita (rispettivamente 104esimo, 105esimo e 102esimo posto della classifica nazionale). Negativo anche il dato sull’ambiente, che vede la provincia in 92esima posizione. Migliore il dato sul tempo libero, 35esimo posto.
L’unica provincia abruzzese a far registrare una crescita, Chieti, è nella top ten (nono posto) per il tenore di vita. Bene anche la criminalità e il disagio sociale (29esimo e 30esimo). Male l’Ambiente: 105esima posizione.
Teramo è maglia nera d’Italia per il tenore di vita e va male anche per il disagio sociale (96esima posizione). Migliori i dati sull’ambiente, che la collocano al 19esimo posto della graduatoria.
All’Aquila i dati sono negativi per l’ambiente (95esima posizione), mentre le cose vanno meglio per quanto riguarda la criminalità (23esimo posto).
E’ Mantova la provincia italiana dove si vive meglio, seguita da Trento, Belluno, Pordenon e Siena. Agli ultimi posti ci sono Napoli, Siracusa e Crotone.
LA CLASSIFICA FINALE