TERAMO, 22 maggio – Il valore, ma anche le difficoltà di una delle istituzioni al servizio della sicurezza dei cittadini: si è tenuta oggi la festa della Polizia penitenziaria, un modo per celebrare una ricorrenza ma anche per parlare di una situazione lavorativa che si fa sempre più difficile.

Lo sottolinea il Commissario Coordinatore Livio Recchiuti nel suo intervento che rileva come il momento difficile sia da attribuire essenzialmente a due fattori:

“La carenza cronica di organico ed il sovraffollamento carcerario. Il personale è costretto a sostenere turni di lavoro molto pesanti”.

Lo dicono i dati, relativi a Teramo, diffusi dallo stesso Recchiuti:

“A fronte di un organico previsto di 216 unità, quello amministrato è di 164 unità, mentre quello effettivamente presente è di 140 unità, ragion per cui al 21.05.2018 la carena di organico ammonta a 76 unità. La conseguenza di tale situazione è plasticamente rappresentata dal numero dei congedi non fruiti, ammontanti a ben 15842 gg,  e dalle ore di prestazione di lavoro straordinario, ammontanti 25.500”.

In questa situazione il reparto di Polizia Penitenziaria di Teramo ha assicurato: 189 ingressi dalla libertà e 192 da altri Istituti; 173 dimissioni, comprensive delle scarcerazioni e delle concessioni delle misure alternative. Il personale del Nucleo Operativo, insieme con quello del quadro permanente,  ha assicurato 1.029 traduzioni, di cui 327 in ambito nazionale, 184 in ambito regionale e 418 in ambito locale, per una movimentazione complessiva di detenuti pari 1304 di cui 399 appartenenti al circuito di Alta Sicurezza e per un impiego di 3.906 unità.