Popolare di Bari, Federconsumatori chiede un’intervento straordinario a tutela dei risparmiatori
ROMA, 7 settembre – Una lettera aperta al Ministro dell’Economia e delle Finanze, al Governatore di Banca d’Italia e al presidente della Consob per chiedere un intervento urgente e straordinario sulla Popolare di Bari per “evitare che altre migliaia di persone e famiglie siano costrette a vivere la stessa situazione che hanno vissuto e stanno vivendo le tante vittime del risparmio tradito”.
A scriverla il presidente nazionale di Federconsumatori Emilio Viafora, che sottolinea come l’associazione da ben due anni abbia ripetutamente segnalato alle Autorità competenti ed alla magistratura “la grave situazione in cui versa la Banca Popolare di Bari a causa della cattiva gestione della stessa”. Sotto accusa non solo violazioni in tema di diritto di informazione e trasparenza delle pratiche
commerciali nella collocazione di prodotti finanziari ai soci, ma anche violazioni del Testo Unico Finanziario, del Regolamento Consob, della Direttiva Mifid e D.L. 58/9. Una vicenda che, tra l’altro, interessa da vicino i risparmiatori abruzzesi, come ricorda la stessa associazione, in quanto la Popolare di Bari ha da alcuni anni ha rilevato la Tercas e la Caripe, due ‘banche del territorio’ molto diffuse non solo nelle province di Teramo e Pescara ma in tutta la Regione.
“Abbiamo denunciato e segnalato le pratiche messe in atto dai vertici dell’Istituto, che non ha rispettato i criteri di diligenza, correttezza e trasparenza in fase di intermediazione dei titoli proposti alla clientela. L’attività della Banca – scrive Viafora – oggetto di una inchiesta da parte dell’autorità giudiziaria, ha già prodotto consistenti perdite ai risparmiatori e rischia di bruciare completamente il risparmio di molte famiglie e operatori e minaccia la stessa tenuta dell’Istituto che è il più grande istituto di credito operante nel Mezzogiorno”.
Da qui la necessità, per Federconsumatori, di interventi urgenti e straordinari che, al di là degli sviluppi giudiziari, nell’ambito delle normative e delle responsabilità e poteri di intervento delle istituzioni preposte, mettano in sicurezza i risparmiatori e la stessa Banca.
“Il susseguirsi di crisi nel sistema bancario, che ha visto coinvolti diversi istituti dal Nord, al Centro, al Sud del paese ha lasciato sul campo una enorme massa di risparmiatori che, a causa delle tante pratiche
scorrette, hanno perso tutto e hanno visto ridimensionare in modo drammatico i loro risparmi e le loro condizioni di vita – conclude Viafora – Gli interventi, soprattutto da parte del Governo, finalizzati a mettere in sicurezza il sistema bancario, non hanno evitato che migliaia di famiglie vedessero completamente cambiate le loro condizioni esistenziali e bruciati i risparmi di una vita, così come ai cittadini italiani è stato chiesto di sobbarcarsi il peso del salvataggio del sistema. La nostra richiesta di un intervento straordinario con carattere d’urgenza sull’Istituto pugliese è tesa ad evitare che altre migliaia di persone e famiglie siano costrette a vivere la stessa situazione che hanno vissuto e stanno vivendo le tante vittime del risparmio tradito”.