Psichiatria di Villa Pini, Angelini condannato a quattro anni
CHIETI, 16 novembre – Fatale la relazione della commissione Marino, fatale anche la testimonianza dell’ex sindaco di Roma. Per Vincenzo Angelini, quello che in Abruzzo è stato il re delle cliniche private arriva una nuova condanna, dopo quella di qualche giorno fa: 4 anni di reclusione per abbandono di incapace. Il processo è quello per la gestione delle strutture riabilitative psichiatriche che facevano parte del gruppo Villa Pini. Stessa condanna anche per la moglie di Angelini, Anna Maria Sollecito, e per la figlia Chiara.
I tre componenti della famiglia Angelini sono stati assolti per non aver commesso il fatto dall’accusa di truffa.
Assoluzione anche per l’ex manager della Asl di Chieti, Vincenzo Recchione, accusato di concorso in abbandono di incapace, per il medico Claudio Cignarale e per il coordinatore delle strutture riabilitative psichiatriche di Villa Pini, Giovanni Pardi, accusati di truffa e abbandono di incapace.
Nella sua testimonianza Ignazio Marino, ex presidente della Commissione d’inchiesta del Senato sulla Sanità che segnalò il caso Villa Pini, ha raccontato di una situazione devastante alle “Villette” trovate in uno stato di terribile sporcizia.
Dalla relazione della Commissione di inchiesta del Senato è partito il processo che ha portato alle condanne dei tre componenti della famiglia Angelini.