Rapina in villa a Lanciano, il capobanda fuggì da una comunità umbra
LANCIANO, 30 settembre – Il presunto capobanda della rapina in villa a Lanciano, arrestato a Casal di Principe mentre cercava di ricettare un orologio rubato nell’abitazione dei coniugi Martelli e sospettato di aver mutilato l’orecchio destro di una delle due vittime, era fuggito da una comunità di recupero umbra.
A confermarlo, in un’intervista al quotidiano La Nazione, il presidente della cooperativa Utopia Massimiliano Porcelli, che ricorda come il 26enne rumeno fosse stato ospite della struttura di Gualdo Cattaneo nel 2014.
“Non ho mai creduto che potesse recuperare la retta via – ha detto Porcelli – sta al quotidiano La Nazione – Proveniva dal carcere minorile di Casal del Marmo per avere commesso, già da minorenne, gli stessi reati, rapine in villa. Una notte, insieme al fratello e ad altri ragazzi, rubarono un furgoncino della cooperativa e scapparono. Il fratello venne in seguito riaffidato a noi. Di lui ho perso le tracce”.