Registratori di cassa truccati, imprenditori denunciati per una frode da 45 milioni di euro
CHIETI, 12 settembre – Registratori di cassa modificati per evadere fraudolentemente il fisco. Il Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Chieti è venuto a capo di un meccanismo attivato da un noto gruppo imprenditoriale operante nei settori della ristorazione e della vendita di oggetti preziosi.
I registratori di cassa emettevano regolari scontrini, ma in realtà facevano letteralmente sparire Nella fattispecie gli incassi dalla contabilità. Con i ricavi scomparsi i soci continuavano a finanziare le aziende, attravers apporti di capitali assolutamente sorprendenti.
Il vantaggio, ovviamente, stava tutto nell’evitare l’imposizione diretta ed indiretta dei corrispettivi realmente
ottenuti in capo alle società e la tassazione sulla distribuzione degli utili ai soci i quali a quel punto sembravano disporre di fondi illimitati.
Il denaro frutto di evasione aveva un’apparente provenienza lecita ed era invece un cospicuo serbatoio di denaro in “nero”.
I Finanzieri hanno portato allo scoperto il sistema avvalendosi delle banche dati in loro possesso e incrociando una vasta serie di dati: in particolare è emerso che cinque imprenditori, legati tra loro da un vincolo di parentela, avrebbero effettuato individualmente, nel tempo, continui versamenti e/o conferimenti nelle “casse” delle loro innumerevoli società (oltre 170 nel periodo esaminato dal 2005 al 2014), di entità tali da far emergere una significativa divergenza fra le entrate dichiarate e quelle effettivamente conseguite.
Il volume della frode, con conseguente danno patrimoniale per le casse dello Stato, ammonta complessivamente a oltre 45 milioni di euro di elementi positivi di reddito non dichiarato e circa 25 milioni di euro di valore della produzione non dichiarata. L’imposta sul valore aggiunto evasa al fisco nell’intero periodo d’indagine, ammonta a complessivi circa 3,5 milioni di euro.
Gli avvisi di accertamento già notificati dall’Agenzia delle Entrate, allo stato attuale, hanno portato nelle casse dello Stato somme per oltre 2 milioni di euro.
Cinque persone sono state denunciate in qualità di legali rappresentanti di sette società di capitali per dichiarazione fraudolenta mediante artifici; sei in qualità di soci percettori di redditi di capitali in nero, per dichiarazione infedele.