Renzi a Pescara, studenti e sinistra lo contestano: “Con quale faccia si presenta in una scuola?”
PESCARA, 19 ottobre – Si scaldano i motori in vista del voto e nella giornata di Matteo Renzi in Abruzzo, con D’Alfonso francobollato al seguito, in veste di aspirante candidato alle politiche, c’è anche chi contesta la passerella elettorale dell’ex premier e leader del Pd. A Pescara, il Collettivo Studentesco, la Flc Cgil e Sinistra Italiana mettono sotto accusa Renzi per il piano attuato dal suo governo sulla pubblica istruzione, meglio noto come ‘Buona Scuola’, e si dicono indignati per la visita che considerano strumentale ad un istituto cittadino.
Saverio Gileno, studente e membro della segreteria provinciale di Sinistra Italiana a Pescara, Nicola Trotta, segretario della Flc Cgil di Pescara, Letizia D’Alberto, segretario del circolo di Sinistra Italiana di Pescara, e il Collettivo Studentesco di Pescara, in una nota congiunta osservano:
“Matteo Renzi arriva a Pescara, tappa del suo giro in treno per l’Italia, dove si intratterrà presso l’Ipssar ‘De Cecco’ per un incontro con il mondo della scuola. Scuola nella quale, ricordiamo, qualche anno fa, all’apice del progetto ‘Scuole Sicure’ dell’ex Governo Renzi, una parte di intonaco si staccò ferendo due studenti. Renzi, quando lo scorso anno venne a Pescara, a pochi giorni dal referendum costituzionale, venne fortemente contestato da migliaia di persone, in particolare dal mondo della scuola che oggi viene a trovare”.
Quindi l’affondo:
“Con quale faccia l’ex premier, artefice della contestatissima Legge 107 che ha conferito un potere quasi assoluto ai Dirigenti Scolastici, che ha istituto le 200 e 400 ore di Alternanza scuola-lavoro che nell’anno in cui entrano a pieno regime sono esplose con tutte le loro contraddizioni, che non ha stanziato fondi per il Diritto allo Studio, si presenta oggi per incontrare il mondo che più lo ha contestato nel corso del suo mandato?”
Il fronte anti-renziano inoltre rimarca:
“E’ assurdo che una scuola debba ospitare una passerella elettorale, l’incontro di un segretario di partito, candidato alle prossime elezioni governative, non può essere considerato una visita istituzionale o di cortesia. Continuiamo ad opporci a questo modello di ‘non scuola’, contestiamo con forza la passerella di Matteo Renzi e del Pd abruzzese, perché siamo per un modello di scuola davvero inclusiva, solidale, comunitaria, mai piegata alle regole della società di mercato”.
A Pineto a bussare alla porta del segretario del Pd ci sono gli operai dell’Hatria:
“Abbiamo illustrato al segretario Renzi – ha detto Berardo Di Tommaso rsu dell’azienda – la situazione in azienda e in generale del territorio. Abbiamo chiesto un occhio di riguardo per la nostra azienda anche se abbiamo saputo che proprio oggi partiranno le lettere di licenziamento ai lavoratori. È un punto di non ritorno per queste persone che usciranno e che ci auguriamo possano essere reintegrate. Non ci aspettavamo di salire in auto con il segretario Renzi e questa disponibilità e l’opportunità che ci ha offerto”.
Lui, Renzi, affronta il problema con spiccato senso del populismo e così, davanti ai rappresentante dei lavoratori chiama il vice ministro Teresa Bellanova che si occupa di crisi occupazionali, e garantisce:
“Faremo di tutto per evitare che arrivino i 55 licenziamenti”.
A chiedere impegni concreti al segretario del Pd c’è il vicesindaco di Pineto Cleto Pallini, che ha chiesto a Renzi di intervenire sul Governo per la questione dei tributi fiscali e previdenziali a seguito dell’ultimo terremoto:
“Per il sisma del 2009 i comuni del cratere hanno avuto un abbattimento di tutti i tributi fiscali e previdenziali del 60 per cento, con la restituzione del 40 per cento in 120 rate. Per i sismi del 2016 e del 2017, invece, siamo di fronte ad una situazione ancora poco chiara, nonostante siano stati colpite tre regioni. Ad oggi si parla di un rimborso dell’intero sospeso con modalità di rimborso ancora poco chiare, con l’Inps che dovrebbe essere rimborsate in 24 rate e l’Irpef addirittura in 18. Si tratta di una situazione del tutto iniqua soprattutto per le ditte operanti nell’ultimo cratere, che rischia di diventare pesantissima, perché oltre ai danni causati dal terremoto alle strutture e al tessuto sociale, si rischia di dover rimborsare in poche rate quello che è in sospeso”.
A PESCARA INCONTRO ALL’ALBERGHIERO
Nel pomeriggio, dopo la visita a TeleSpazio, il segretario del Pd ha raggiunto l’Ipsaar ‘De Cecco’, dove c’è stato un incontro con amministratori locali, docenti e presidi. Al centro della visita i temi della scuola, la sicurezza degli edifici scolastici, il ruolo degli istituti alberghieri e le potenzialità del settore enogastronomico ed agroalimentare.
All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, il governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, il sindaco Marco Alessandrini, parlamentari abruzzesi del Pd, vertici e simpatizzanti del partito abruzzese, insegnanti e presidi, tra cui quella del ‘De Cecco’, che ha illustrato ai presenti le attività portate avanti dalla scuola, concentrandosi in particolare sull’importanza dell’alternanza scuola-lavoro, soprattutto in un istituto come l’alberghiero.
Renzi, che ha parlato a lungo anche di alternanza scuola-lavoro, definendola una “intuizione fondamentale”, ha sottolineato che il settore agroalimentare, l’accoglienza turistica, la vacanza ‘cucina e gusto’ “non sono argomenti di serie ‘b'”.
Il segretario Pd, in tema di scuole, ha poi auspicato che – “chiunque sarà il capo del Governo, chiunque sarà in maggioranza e chiunque sarà all’ opposizione” – vengano raddoppiati i quattro miliardi stanziati per l’edilizia scolastica, perché con altri quattro miliardi “non si risolvono tutti i problemi, ma si dà un bel colpo”.
Il presidente della Provincia ha sottolineato che, secondo le stime, servono 90 milioni di euro per la messa in sicurezza delle scuole del territorio.
Mentre nella scuola era in corso l’incontro, all’esterno c’è stata una mini protesta di un gruppo di cittadini, intervenuti per contestare Renzi.