‘Resto al Sud’ è partito, una guida ai finanziamenti per i giovani imprenditori abruzzesi

PESCARA, 10 febbraio – Ha preso il via alle 12 di lunedì 15 gennaio il programma “Resto al Sud”, l’importante incentivo dedicato ai giovani imprenditori del Mezzogiorno che mette a disposizione 1,25 miliardi di euro per promuovere le attività e le imprese dei giovani under 35 residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Campania, Sardegna e Sicilia.

Promosso dal Ministero della Coesione Territoriale e il Mezzogiorno in collaborazione con Invitalia, l’Agenzia Nazionale per l’Attrazione e lo Sviluppo d’Impresa, totalmente partecipata dal Ministero dell’Economia, Resto al Sud è una misura che mira a rilanciare l’economia nella parte più fragile di tutto il paese e vuole impedire l’esodo dei giovani, sempre più spesso in partenza verso destinazioni che propongono un mercato del lavoro più florido.

Numerosi sono i prestiti di cui i giovani imprenditori italiani possono disporre, tra quelli normati del Governo e quelli proposti dagli istituti finanziari; oggi è, inoltre, facile raccogliere informazioni in merito e trovare il prestito su misura per le proprie esigenze (maggiori approfondimenti su http://www.calcoloprestito.org/guida/preventivo), anche grazie all’accesso Internet sempre più sistematico, ma Resto al Sud rappresenta un’opportunità unica per i nostri ragazzi, perché si tratta di un incentivo che può coprire fino al 100% del progetto proposto.

Vediamo quali sono i requisiti per poter presentare la domanda online sul sito di Invitalia. Come abbiamo già detto non bisogna avere più di 35 anni ed è necessario essere residenti, o essere disponibili a trasferirsi, in una delle regioni che abbiamo elencato; è necessario, inoltre, che i neoimprenditori non abbiano costituito impresa prima del 21 giugno 2017 o che, in alternativa, la costituiscano entro 60 giorni dall’approvazione del finanziamento.

È possibile ottenere fino a 50.000 Euro per ogni richiedente, per un massimo di 200.000 Euro, se l’azienda è costituita da più persone. Molto interessante, come abbiamo già accennato nei paragrafi precedenti, è la natura del finanziamento: il 35% del totale, infatti, viene dato a fondo perduto mentre il restante 65% viene concesso a interessi zero ed è restituibile in un massimo di otto anni. Sono finanziabili tutte quelle operazioni utili per avviare un’attività di produzione di beni o servizi; sono invece escluse le attività relative alla libera professione e al commercio.

La fase operativa e già nel vivo: la domanda deve essere presentata esclusivamente online, registrandosi ai servizi offerti sul sito di Invitalia. Non c’è nessuna scadenza, poiché le richieste verranno valutate e accettate, se in possesso dei requisiti richiesti, finché saranno disponibili i fondi; certo è consigliabile affrettarsi perché i progetti vengono esaminati secondo l’ordine cronologico di invio;  è, dunque, consigliabile preparare la documentazione richiesta se si desidera inoltrare la domanda e approfittare della ghiotta opportunità offerta per far sì che questo nostro Sud rialzi finalmente la testa.

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