Ricostruzione post sisma, il grido di dolore della Cna aquilana
L’AQUILA, 9 dicembre – Oltre 630 progetti bloccati negli uffici del Genio Civile, di cui 350 ancora non visionati. A lanciare il grido di dolore sulla lentezza del processo di ricostruzione aquilano è la Cna dell’Aquila che per bocca del direttore provinciale Agostino Del Re sottolinea come “il processo di ricostruzione della città dell’Aquila e dei comuni del cratere sismico non può essere arrestato”.
“Al grave danno per l’economia del sistema dell’edilizia e del suo indotto generato, nei confronti delle imprese di piccola e media entità, dai ritardi nel processo dei pagamenti – tuona Del Re – si sta aggiungendo da mesi il drammatico risvolto burocratico a seguito della trasformazione in regime di semplice deposito delle pratiche al Genio Civile in regime autorizzativo. Stiamo assistendo, in questa fase ad un rimpallo di responsabilità tra amministrazione regionale e professionisti, che non porta ad alcuna soluzione”.
Sono oltre 630, infatti, secondo l’associazone, i progetti bloccati negli uffici del Genio Civile, di cui ben 350 non ancora visionati.
“La preoccupazione, ancora piu’ grave, e’ che qualora non si riesca ad utilizzare tutte le risorse stanziate per la ricostruzione, si rischierebbe di giungere ad una riduzione dei finanziamenti statali che finirebbe solo per generare ulteriori ritardi nell’intero processo della Ricostruzione . continua il direttore della Cna – Ne consegue, oltretutto che il tentativo di reinsediare attività produttive nel centro storico cittadino verrebbe inesorabilmente arrestato, portando un grave danno a realtà produttive che hanno sempre rappresentato un’importante economia per tutto il territorio, causando, di conseguenza, gravi ripercussioni a livello occupazionale”.
Da qui l’appello alle istituzioni, a tutti i livelli, affinché si impegnino a trovare una soluzione ad una problematica ormai insostenibile.
“Deve prevalere – conclude Del Re – il senso di responsabilità di ognuno dei soggetti coinvolti a livello progettuale, amministrativo e politico”.