Rifiuti da Roma in Abruzzo, D’Alfonso scrive alla Raggi e pone 4 condizioni
PESCARA, 9 gennaio – Il caso dei rifiuti che da Roma dovrebbero arrivare in Abruzzo si arricchisce di un nuovo capitolo. Il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, fa sapere di avere inviato un messaggio al sindaco della capitale. “Ho scritto ieri sera a Virginia Raggi, all’Ama e alla Regione Lazio – rende noto D’Alfonso su Facebook -. Ho ribadito che non ci sottrarremo a una collaborazione istituzionale, ma ho chiesto che vi sia chiarezza su quattro condizioni”.
Queste le condizioni poste dal governatore:
“Il quantitativo dei rifiuti oggetto dell’emergenza; l’arco temporale in cui si dispiegherà; l’itinerario dei camion adibiti al trasporto e l’impatto sulla viabilità minore, una volta che i mezzi usciranno dall’autostrada; il quadro complessivo dello sforzo straordinario che intende attuare il Comune di Roma, per capire in quali termini verrà risolta l’emergenza”.
D’Alfonso inoltre annuncia che “oggi ci saranno confronti tecnici tra i funzionari della Regione Abruzzo e quelli dell’Ama, per verificare anche i costi dell’operazione. L’Abruzzo assicura la massima collaborazione e solidarietà. Non dimentichiamo quanto abbiamo ricevuto dalle altre Regioni e dal Lazio in occasione delle calamità che abbiamo subito”.
Da quanto emerso finora, in Abruzzo dovrebbero arrivare 100 mila tonnellate l’anno di rifiuti, che verrebbero ripartiti tra l’impianto Aciam di Aielli (40 mila tonnellate), il Cogesa di Sulmona (30 mila tonnellate) e quello della Deco spa di Chieti (30 mila tonnellate).
Sulla vicenda, intanto, interviene anche la Poliservice, società che gestisce il servizio dei rifiuti urbani dei dodici comuni della Val Vibrata. Il presidente Gianni Antelli dice:
“La nostra preoccupazione, in particolare, riguarda lo smaltimento dei rifiuti organici. La nostra Spa, cosi come comunicato a dicembre e gennaio al Servizio gestione rifiuti della Regione, trova difficoltà a reperire impianti di compostaggio disposti ad accogliere i rifiuti sia in regione che fuori regione. Attualmente i principali impianti di compostaggio in uso sono il Cesca e la Eco compost, entrambi di Avezzano, che hanno manifestato la disponibilità a ricevere i rifiuti vibratiani”.
Alla luce delle difficoltà riscontrate in Abruzzo, Antelli invita a “risolvere prima le esigenze degli abruzzesi”. In particolare afferma:
“Comprendiamo le esigenze di Roma, comprendiamo la disponibilità della Regione a soccorrere i romani per l’emergenza rifiuti e per questo non mostriamo contrarietà. Ma vorremmo capire se ospitando i rifiuti capitolini si rischi o meno di saturare gli impianti abruzzesi che trattano organico colmando, di conseguenza, le discariche regionali che poi devono smaltire la quota rifiuti non trattabile da conferire negli impianti, mandando in emergenza gli stessi abruzzesi. Per questo chiediamo al governatore di assumere le decisioni che evitino di mandarci in emergenza”.