Rifugio Franchetti chiuso per problemi burocratici, Melilla presenta un’interrogazione
PIETRACAMELA, 5 settembre -Il Rifugio Franchetti chiude in anticipo per problemi burocratici e la questione arriva sul tavolo del Ministro dell’Ambiente tramite un’interrogazione a risposta scritta presentata dal deputato di Art.1 Mdp Gianni Melilla.
Nell’interrogazione Melilla sottolinea come la chiusura del rifugio, che si trova nel parco nazionale del Gran Sasso, sia legata a ritardi burocratici per il rinnovo della licenza di esercizio e come la chiusura della struttura, “snodo fondamentale di tutti gli itinerari escursionistici e alpinistici del Gran Sasso” rappresenti un danno enorme per il territorio.
“Per timori di sanzioni il gestore del rifugio Franchetti,di proprietà del Cai di Roma, è stato costretto a chiudere il rifugio in attesa della risposta alla sua domanda della suddetta licenza di esercizio la cui richiesta è stata inoltrata ben 6 mesi fa – scrive il parlamentare nella sua interrogazione – Il rifugio Franchetti è uno snodo fondamentale di tutti gli itinerari escursionistici e alpinistici del Gran Sasso: la sua chiusura pone anche seri problemi di sicurezza per le migliaia di persone che frequentano le vette più importanti e alte della catena dell’Appennino. Si tratta di un danno enorme per il turismo escursionistico nel Parco Nazionale d’Abruzzo ed anche economico e di immagine in considerazione che da luglio sono in corso i lavori di sistemazione delle tante bellissime ferrate del Gran Sasso (da Danesi a Ventricini, da Brizio al sentiero per il bivacco Bafile e a Ricci), e di rinnovo delle segnavie e dei sentieri di alta quota per importi di tanti milioni di euro”.
Da qui la richiesta al Ministro di conoscere “quali iniziative urgenti intenda assumere per superare questi ritardi burocratici e risolvere un problema così importante per il futuro del Parco Nazionale del Gran Sasso- Monti della Laga”.