Rigopiano, arriva il Racis per fare rilievi nell’area della valanga
PESCARA, 6 febbraio – Arriva il Racis sulla montagna di Rigopiano. Accompagnati dai Carabinieri forestali e da personale del Nucleo investigativo della Compagnia di Pescara gli uomini del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni scientifiche effettueranno un sopralluogo nell’area dell’albergo distrutto dalla valanga del 18 gennaio.
Saranno effettuate misurazioni relative al tipo d’urto che la valanga ha avuto sul resort, la posizione dei cadaveri e, non ultimo, come si è spostata la struttura.
Elementi utili alla prosecuzione dell‘inchiesta aperta dalla Procura di Pescara e che, al momento è ancora contro ignoti.
Una prima ricostruzione della dinamica della valanga e del suo impatto sull’albergo è già stata effettuata: la massa di neve fresca sarebbe scivolata sopra una piattaforma gelata che si era formata a causa delle nevicate precedenti. Una sorta di piano di scorrimento lungo il quale sarebbero precipitati, a velocità incredibile, i tre metri di neve.
Secondo una serie di dati acquisiti che la zona fosse a rischio valanghe era cosa nota dal 1999 quando la guida alpina Pasquale Iannetti lanciò un allarme regolarmente registrato in un verbale redatto dalla commissione comunale valanghe di Farindola
Il documento rimase senza seguito e la commissione si sciolse nel 2005. rimasto, pero’, ignorato. La commissione si sciolse poi nel 2005 senza un apparente motivo.
Documenti e mappe relative al piano idrogeologico per l’Abruzzo, risalenti al 1991 e non prevedevano frane o dissesti per la zona di Rigopiano, mentre una legge dell’anno successivo inseriva nelle zone a rischio anche Farindola.
La legge prevedeva uno stanziamento di 300 milioni di lire per stilare una carta del rischio valanghe, ma anche quell’iniziativa non è mai stata portata avanti.
Tutti questi atti entreranno, insieme con la relazione del Racis, nel fascicolo aperto dal procuratore Cristina Tedeschini che sta valutando l’eventuale possibilità che esistano delle responsabilità in ordine alle accuse di omicidio colposo plurimo e disastro colposo.
