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Rigopiano, D’Alfonso chiarisce intercettazioni. “Sull’Abruzzo c’erano 20 mln di tonnellate di neve”

Rigopiano, D’Alfonso chiarisce intercettazioni. “Sull’Abruzzo c’erano 20 mln di tonnellate di neve”

PESCARA, 29 novembre – “In Abruzzo c’erano 20 milioni di tonnellate di neve, come non si è mai verificato, con tutto quello che a latere si è aggiunto dal punto di vista della sollecitazione sismica e anche dal punto di vista dell’interruzione della copertura dei servizi fondamentali”. Il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, torna a parlare della vicenda dell’hotel Rigopiano e si sofferma sulla situazione di assoluta emergenza che si registrava su tutto il territorio regionale. D’Alfonso, non indagato nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Pescara che coinvolge 23 persone, prova a fare chiarezza anche su quanto sta emergendo dalle intercettazioni. In particolare, per quanto riguarda la telefonata con il dirigente della Provincia di Pescara Paolo D’Incecco, sottolinea che “quella telefonata fa riferimento ad un solo contesto, che è il contesto della richiesta di stato di emergenza”.

Nel corso di una conferenza stampa finalizzata ad annunciare 500mila euro per la viabilità delle quattro province abruzzesi in vista dell’inverno, il governatore ha invitato a “prendere le misure dell’ eccezionalità” rispetto a quanto accaduto a inizio anno e, per quanto riguarda le responsabilità, ha sottolineato che “c’è l’ autorità giudiziaria che sta operando”.

In merito all’eccezionalità della perturbazione del gennaio 2016, cui si sono aggiunte le quattro scosse di terremoto, D’Alfonso si è riferito alle stime del meteorologo Daniele Izzo del centro Epson meteo pubblicate da meteoweb.eu il 20 gennaio, due giorni dopo la tragedia di Rigopiano. I 20 milioni di tonnellate di neve, secondo le stesse stime, sono pari a duemila miliardi di litri d’acqua.

Sulla telefonata tra D’Alfonso e il responsabile del settore Viabilità della Provincia di Pescara, Paolo D’Incecco, contenuta in un’informativa della squadra Mobile del capoluogo adriatico, il governatore sottolinea che la conversazione era finalizzata alla richiesta di stato di emergenza, che “richiede una consistenza documentale, di danni, di situazioni dettagliate puntualmente dagli uffici tecnici di Comuni, di Province, che possano descrivere cosa è accaduto in ordine a quella vicenda di precipitazione eccezionale atmosferica“.

“Il 18 gennaio, alle 15.30 – ricostruisce il presidente carte alla mano – facciamo una riunione del Comitato regionale della Protezione civile, il 20 gennaio faccio partire la richiesta a Palazzo Chigi per lo stato di emergenza. Il 22 di gennaio il Consiglio dei ministri delibera lo stato di emergenza. Il 18 di gennaio, nel momento in cui convoco l’organismo collegiale, chiedo a tutti gli organismi di darmi documentazione anche fotografica. Il 20 di gennaio sollecito le quattro Province per la loro documentazione fotografica. La mia telefonata all’ingegnere Paolo D’Incecco è: ‘metti insieme tutta la documentazione e fammela pervenire in termini idonei poiché devo convincere l’istruttoria della Protezione civile e di Palazzo Chigi'”.

Ricordando le numerosissime segnalazioni che provenivano da tutto il territorio regionale, D’Alfonso sottolinea che “mai si è determinato che ci fosse una prevalenza al di fuori di ciò che emergeva dai documenti di programmazione”.

Come l’esempio degli “autobus con corca 200 bambini rimasti custoditi all’interno e nei pressi dell’hotel Panorama in vicinanza del rifugio Pomilio”, perché, osserva il governatore, “rappresentare il bisogno di Passolanciano con autobus di centinaia di persone non significa determinare una prevalenza o un predominio di Passolanciano, ma significa fare in modo che anche gli atti di programmazione trovassero attuazione”.

Un plauso poi al lavoro di Claudio Ruffini, all’epoca dei fatti segretario particolare del presidente, il quale, seppur non indagato, compare nelle informative delle forze dell’ordine: “Un grande lavoratore come Claudio Ruffini – dice il governatore – si è adoperato quel giorno per intero a cercare di aumentare il numero dei mezzi, chiedendo mezzi anche attraverso il mio patrimonio relazionale e lavorativo ed autostrade ed Anas di ogni regione”.

500MILA EURO PER LA VIABILITA’ PROVINCIALE

Nel corso della conferenza stampa D’Alfonso ha anche illustrato l’emendamento ad una variazione di Bilancio che, con l’obiettivo di ridurre i disagi sulla viabilità del territorio regionale, consente alla Regione di intervenire a favore delle Province a supporto dell’attuazione del Piano neve 2017-2018 con un contributo pari a 400mila euro (100mila euro per ogni ente), cui si aggiunge un contributo straordinario di 110mila euro per garantire la fruibilità delle strade provinciali dei comprensori sciistici.

“Si tratta di solidarietà istituzionale dal momento che la Regione non ha alcun obbligo di legge di farsi carico delle necessità delle Province di cui, però, rileviamo la difficoltà a far fronte alle proprie incombenze”, dice il governatore.

“D’intesa con Terna – aggiunge D’Alfonso – è stato organizzato un paniere per aiutare le Provincie a ricostituire quel patrimonio di attrezzature tecnologiche che avevano in passato per rimuovere la neve e fronteggiare il maltempo. Mi riferisco a quattro mezzi che acquisteremo grazie ad un bando pubblicato ieri. Parliamo di risorse pari ad 1 milione di euro che vedono la Regione contribuire per 400mila euro e Terna per i restanti 600mila euro. Siamo poi riusciti a mettere in campo 65 generatori di corrente elettrica che verranno assegnati, d’intesa con Enel e Anci, ai quei Comuni che nel recente passato hanno sofferto maggiormente l’interruzione dell’erogazione dell’energia facendo assumere ai Comuni stessi l’impegno di cedere il generatore all’amministrazione comunale vicina che ne avesse eventulmente bisogno. Cosa non secondaria essere anche riusciti a definire i Piani di evacuazione e di Protezione civile del sistema degli invasi idrici abruzzesi con particolare riferimento all’invaso di Campotosto”.

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