Rigopiano, D’Alfonso difende l’operato della Regione: “Diligente e risoluta”
PESCARA, 6 giugno – Ci pensa una buona fetta di giornata, poi il suo pensiero, sull’inchiesta che lo coinvolge, il governatore-senatore lo affida a Facebook. L’inchiesta è quella sui morti di Rigopiano, 29 persone travolte da una valanga mentre erano bloccate in un resort di lusso, con la strada chiusa per neve.
La Procura di Pescara, nel risalire la catena di fatti e omissioni, ha aperto un nuovo filone di indagine sull’attività della Regione, indagando gli ultimi tre presidenti: oltre a D’Alfonso, Chiodi e Del Turco.
E D’Alfonso commenta così:
“Sono convinto che la Regione abbia operato con diligenza, premura e risolutezza. Mi farò parte attiva affinché il lavoro della magistratura proceda speditamente e sono pronto a versare in atti tutto il mio patrimonio conoscitivo sulle contestazioni che fanno parte del fascicolo accusatorio. Dettaglierò ogni minuto delle giornate del 17,18,19 gennaio 2017, ovvero prima-durante-dopo la convocazione della riunione del Comitato Operativo Regionale di PC”.
Grana di non poco conto è quella della Carta valanghe e in merito D’Alfonso spiega che:
“Sulla “Carta del rischio valanghe” va chiarito che i primi due lotti erano stati già appaltati e in esercizio contrattuale prima dei fatti di Rigopiano, quindi non si può sostenere che non vi fosse: essa era coincidente con quelle parti di territorio che la Carta storica aveva segnalato con una certa ed impegnativa ripetitività valanghiva”.