Rigopiano, la memoria difensiva di D’Alfonso fa indagare Cristina Gerardis
PESCARA, 18 maggio – La memoria difensiva che il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, ha depositato in Procura nell’ambito dell’indagine sui 29 morti di Rigopiano tira dritta dentro l’inchiesta anche l’ex direttrice generale della Regione Cristina Gerardis, che spiega la sua posizione.
”Ho avuto notizia del fatto di essere coinvolta, insieme ad altri colleghi, nelle attività di indagine della procura di Pescara sui drammatici fatti di Rigopiano. Si tratta, per quanto mi consta, di un atto dovuto, direttamente conseguente al contenuto della memoria depositata a firma di Luciano D’Alfonso nei giorni scorsi – dice all’Ansa Cristina Gerardis – In una parte di quel documento, egli si difenderebbe addossando su di me, quale direttrice generale della giunta, le responsabilità che gli risultano essergli contestate”.
Poi una dura presa di posizione, tecnica e politica:
“Credo che una persona, come lui, chiamata dagli elettori a ricoprire un ruolo di così primaria importanza – prosegue Gerardis – non possa sottrarsi a spiegare compiutamente le sue ragioni, per di più in una situazione tanto dolorosa per l’intera comunità, evitando di rifugiarsi in un sorprendente quanto inappropriato “scarica barile” di responsabilità che, laddove vi fossero, sarebbero personali, non di posizione e come tali non delegabili. Avrò modo di spiegare all’autorità giudiziaria quale fosse il mio ruolo in regione e quali i reali rapporti tra la burocrazia e la politica. Sono certa che la verità emergerà nel corso delle indagini e nelle sedi opportune”.