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Roccamorice, speleologi bloccati nella grotta allagata: il terzo non ce l’ha fatta

Roccamorice, speleologi bloccati nella grotta allagata: il terzo non ce l’ha fatta

ROCCAMORICE, 5 luglio – È stato trovato morto il terzo speleologo coinvolto ieri nell’incidente nella grotta di Risorgiva a Roccamorice, alle pendici della Mariella, nel Pescarese.

Il Soccorso alpino e speleologico ha estratto da poco la salma dalla grotta, non appena il livello dell’acqua ha permesso il recupero. Si tratta di un 42enne di Arielli che, secondo le prime informazioni, era alle prime armi e aveva poca esperienza.Il corpo dell’uomo sarà trasportato lungo uno stretto sentiero fino alla vicina strada e consegnato alle autorità. Le operazioni di recupero, molto complesse, si sono concluse in tarda mattinata e vi hanno partecipato anche dei disostruttori, ossia tecnici speleo.

Il 42enne era rimasto bloccato all’interno della cavità naturale, invasa dalla piena, insieme a due compagni – un 31enne della provincia di Ancona e un 36enne di Pianella – che sono stati invece recuperati ieri sera e trasportati dal 118 all’ospedale di Pescara. Erano estremamente provati, ma in buone condizioni fisiche. La cavità, in fase esplorativa, presentava parti strette ed allagate. I tre erano rimasti bloccati oltre un sifone, ossia un passaggio allagato, che si era riempito a circa 70 metri dall’ingresso. Il gruppo era composto da cinque persone, marchigiane e abruzzesi. A lanciare l’allarme due di loro che erano all’esterno cavità naturale e che si erano subito accorte che c’era stata una piena. Sul posto Soccorso Alpino, vigili del fuoco  e 118. Presente durante le attività di soccorso anche il sindaco di Roccamorice, Alessandro D’Ascanio.

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