Roma riabilita Ovidio, revocato il provvedimento di esilio emesso duemila anni fa
ROMA, 14 dicembre – Duemila anni dopo il provvedimento con cui l’imperatore Augusto bandì Ovidio da Roma, l’assemblea Capitolina approva all’unanimità una mozione, proposta dal Movimento 5 Stelle, “per riparare al grave torto subito” dal poeta nato a Sulmona e per revocare la “relegatio”, ovvero l’esilio da Roma, a cui fu sottoposto l’autore delle Metamorfosi.
Il documento è stato approvato dall’aula che, come recita la mozione, rappresenta “idealmente la continuità storica con il Senato e con il popolo di Roma”, e che pertanto si ritiene titolata ad esprimersi.
La mozione, certamente sui generis, ha una storia che viene raccontata nel testo:
“Sulmona, per rendere giustizia al suo figlio più illustre si è fatta promotrice di due processi. In entrambi i giudizi Ovidio è stato assolto dai capi di imputazione a lui contestati. L’ultima sentenza di assoluzione è stata recepita all’unanimità dal Consiglio Comunale di Sulmona che nel 2012 l’ha trasmessa all’Assemblea Capitolina di Roma affinché venisse recepita e ne fosse data attuazione”.
