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Roseto, Casa Civica contro l’amministrazione Di Girolamo: “Programma disatteso”

Roseto, Casa Civica contro l’amministrazione Di Girolamo: “Programma disatteso”

ROSETO, 26 giugno –  E’ un bilancio tutte ombre quello che Casa Civica traccia rispetto all’operato dell’ultimo anno dell’amministrazione Di Girolamo, il primo del secondo mandato del sindaco targato Pd. Un bilancio che parla di una città ingessata e abbandonata a se stessa, con un programma interamente disatteso e la manutenzione del territorio, anche quella ordinaria, completamente assente.

“Roseto è abbandonata a sé stessa, viene trascurata anche la più semplice manutenzione del territorio. Altro che pulita, curata e sicura, come recitava lo slogan elettorale del Pd: Roseto è solo la seconda città più tassata in Abruzzo – tuonano  i consiglieri comunali Mario Nugnes e Angelo Marcone, il segretario Gabriella Recchiuti e il presidente di Casa Civica Roseto Flaviano De Vincentiis, il membro della segreteria comunale Giovanni Proti – Un anno dopo ci troviamo a fare un bilancio purtroppo amaro: i punti centrali del programma di Di Girolamo, che ci avevano anche portato ad appoggiare il sindaco al secondo turno, sono stati completamente ignorati. Di rilievo, purtroppo, c’è stato solo l’aumento delle tasse”.

Gli esponenti di Casa Civica hanno puntato il dito in particolare contro i ritardi nell’adozione del Piano di assetto naturalistico della riserva del Borsacchio e del nuovo Piano regolatore, così come nell’’istituzione dei consigli di quartiere e di politiche per il turismo.

“L’unico progetto degno di nota che è stato portato in città è il piano di recupero di Villa Clemente per farne un teatro e uno spazio culturale – commenta Gabriella Recchiuti, segretario comunale di Casa Civica Roseto  – progetto frutto dell’interessamento dell’onorevole Giulio Sottanelli. Anche in questo caso stiamo ancora aspettando che l’amministrazione dia concretezza all’idea e agli strumenti forniti”.

Duro anche Flaviano De Vincentiis, per il quale “la scarsa presenza del sindaco in Comune è segnale di qualcosa che non funziona, non c’è stata volontà di coinvolgere l’opposizione in maniera costruttiva e la città ne paga le conseguenze. Purtroppo questa amministrazione è diretta da una regia esterna che la tiene ostaggio e non lavora per il bene della città”.

“Il Pd rosetano non è libero di agire ed è autoreferenziale, si avvita su se stesso ed è scollegato dalle esigenze dei cittadini – incalza  Giovanni Proti – è difficile trovare qualcosa che funzioni oggi a Roseto, è stato un anno di disastri, questa amministrazione è arrogante e inesistente, non c’è una sola cosa che ha funzionato e lo dimostra il cartellone estivo dove non ci sono eventi di rilievo promossi dall’amministrazione. Il paradosso è che oggi i cittadini iniziano a rimpiangere l’amministrazione precedente e questo dice tutto dell’agire attuale”

A tracciare un bilancio di quanto fatto in consiglio comunale dal gruppo Casa Civica Roseto il consigliere Angelo Marcone:

“Abbiamo portato all’attenzione del consiglio tante proposte ma abbiamo riscontrato quasi sempre un atteggiamento di chiusura, come per la mozione sulla riduzione del 10% delle indennità di giunta e per intercettare i 10 milioni del Masterplan rifiutati dal Comune di Teramo. La cosa più grave è stato l’aumento indiscriminato della tassazione, con l’aumento della Tari fino al 40%, l’aumento dei buoni pasto per le mense scolastiche, fino al 56% in più, l’aumento del costo delle colonie per anziani fino al 40%, misura che ha quasi azzerato le richieste dei cittadini”.

A lanciare la sferzata finale  il consigliere  Mario Nugnes che punta il dito contro la presunta lentezza dell’azione amministrativa:

“Oggi la buona politica deve essere rapida, i fondi sono pochi e vanno intercettati con velocità e competenza, niente di tutto ciò sta succedendo a Roseto – commenta – voglio parlare in particolare del sociale che è un tema che non viene neanche inserito nell’agenda del Comune, se ne parla solo per pochi giorni e in modo opportunistica e strumentale quando, ad esempio, i giovani rischiano la vita per un abuso di alcool. Che cosa intendono fare Di Girolamo e l’assessore al Sociale Di Bartolomeo dopo il fallimento dell’Unione dei Comuni per l’attuazione delle politiche sociali? Cosa si intende fare per gli adolescenti di questa città che sono la fascia più a rischio? Io credo che si debba aprire un tavolo di confronto serio sui servizi sociali anche perché c’è grande preoccupazione da parte degli operatori che gestiscono i servizi, alcuni di questi sono in scadenza e c’è il rischio che siano costretti a riconsegnarli perché non riescono più a sostenerne i costi. Le spese, purtroppo, le pagheranno le famiglie, i disabili e i più deboli”.

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