TERAMO,  29 giugno –  Non c’è pace, in questo primo scorcio d’estate, per i cittadini teramani alle prese con un’emergenza idrica legata a siccità ed alte temperature ed aggravata da diverse rotture che si susseguono da alcuni giorni. Rotture che questa mattina hanno interessato sia una  condotta adduttrice dell’Aca Pescara, che ha causato un’interruzione del servizio idrico nelle frazioni di Mutignano, contrada Solagnone, Colle Pigna, Colle Finestra e zone rurali nel comune di Pineto, sia una condotta adduttrice al serbatoio di Tottea della Ruzzo reti proveniente dalla sorgente Cesaranna, che lascerà a secco 15 utenze presumibilmente fino alle 14.

Un sospiro di sollievo, per le utenze teramane, dovrebbe arrivare dall’attivazione del potabilizzatore di Montorio, che ha avuto l’ok della Regione.

Un utilizzo, quello del potabilizzatore, sul quale si è espresso con toni particolarmente duri il  capogruppo del M5S im Regione Riccardo Mercante che ha sottolineato come ormai, in tema di risorsa idrica, si viva in una costante situazione di emergenza continua.

 “L’acqua sembra essere per questo Governo regionale e per la Ruzzo reti un problema insolubile visto che ci troviamo da mesi e mesi in situazione di emergenza continua – tuona Mercante –  L’ultima solo pochi giorni fa, visto che il 26 giugno la giunta regionale ha autorizzato l’approvvigionamento idrico dal potabilizzatore di Montorio al Vomano. La cosa paradossale è che il prelievo di acqua dalle condotte di Venaquila dovrebbe essere consentito solo in caso di carenza od emergenza idrica che si verifichi nel sistema acquedottistico del Ruzzo mentre nella delibera di Giunta leggiamo addirittura che l’autorizzazione è stata concessa fino al 31 dicembre 2018”.