Rubavano carburante dall’oleodotto Eni, denunciato autotrasportatore teramano / VIDEO
TERAMO, 10 febbraio – E’ un autotrasportatore della provincia di Teramo l’unico denunciato, al momento, nell’ambito di una grossa operazione che gli uomini dei comandi provinciali delle Guardia di Finanza di Piacenza e Teramo hanno condotto in Emilia Romagna, operazione che ha portato alla scoperta, nella zona periferica di Fiorenzuola d’Arda, di un capannone industriale adibito a centro di stoccaggio abusivo di prodotti petroliferi.
18 tonnellate tra gasolio e benzina, pari a circa 23.000 litri, è l’enorme quantità di prodotto energetico sottratto dall’oleodotto Eni nella tratta che unisce il deposito di proprietà dell’ente petrolifero, sito nel comune piacentino, con la raffineria pavese di Sannazaro de’ Burgondi.
Nel capannone i militari del Nucleo di polizia tributaria e della Tenenza di Roseto si sono trovati di fronte a sofisticate apparecchiature meccaniche ed elettroniche di pompaggio ed erogazione – di probabile fabbricazione russa – appositamente installate per consentire l’aspirazione e il conseguente furto di carburante.
In particolare, sono stati rinvenuti 5 “serbatoi – materasso” in materiale plastico contenenti il prodotto rubato, 2 pompe elettriche per il travaso del prezioso liquido, un contalitri per carburanti nonché tubazioni e valvole di mandata per lo smistamento dei liquidi negli invasi o per il trasbordo su autocisterne collegate alle pompe di travaso. inoltre, per mezzo di un congegno che regolava il flusso di aspirazione, il prodotto veniva sottratto in quantitativi tali da rendere difficile captare la diminuzione di pressione ed eludere i sistemi di sicurezza e controllo approntati dall’ente petrolifero nazionale.
La condotta abusiva, lunga oltre 250 metri. era stata realizzata con l’innesto di derivazioni collegate a un tubo interrato che raggiungeva il capannone utilizzato per lo stoccaggio.
Il capannone era controllato con un sistema di videocamere interne ed esterne collegate anche sul punto in cui la conduttura abusiva era collegata con l’oleodotto.
Al momento gli investigatori sono riusciti a risalire all’autotrasportatore della provincia di Teramo, che è stato denunciato per furto e sottrazione all’accertamento e al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici.
L’autotrasportatore utilizzava una cisterna collocata in un container caricato sul mezzo pesante, mezzo che, insieme con tutto il materiale trovato nel capannone è stato sottoposto a sequestro.
La Guardia di Finanza continuerà ad indagare per individuare i componenti di un’organizzazione criminosa che deve essere necessariamente molto ben strutturata, vista la qualità dei materiali utilizzati e la capacità di piazzare sul mercato quantitativi di carburante molto rilevanti.