Salta seduta del Consiglio regionale, il M5s attacca: “Il Pd ha paura del confronto post-elettorale?”
L’AQUILA, 27 giugno 2017 – Il rinvio al 4 luglio della seduta del Consiglio regionale abruzzese, prevista per la giornata di oggi, è destinata a far discutere. Ufficialmente lo slittamento sarebbe legato ai concomitanti impegni del presidente Luciano D’Alfonso e al lavoro che vede impegnate le commissioni. Non sfugge, però, la coincidenza con l’esito del voto per le amministrative, caratterizzato dalla disfatta del centrosinistra abruzzese.
L’annullamento della seduta odierna è stato deciso dalla Conferenza dei capigruppo, convocata questa mattina con poche ore di preavviso.
Il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio spiega così quanto accaduto:
“Abbiamo deciso di rinviare di una settimana i lavori principalmente perché il presidente della Giunta Luciano D’Alfonso è impegnato in un’importante riunione a Palazzo Chigi, poi perché sono riunite la prima e la seconda Commissione, che stanno esaminando progetti di legge di una certa importanza”.
Proprio Di Pangrazio, tuttavia, è tra coloro che hanno il dente avvelenato, dopo la clamorosa rimonta del centrodestra ad Avezzano, dove il fratello Gianni, nonostante i 10 punti di vantaggio accumulati al primo turno, è stato sconfitto al ballottaggio. La debacle nella Marsica è frutto anche delle scelte di due esponenti della stessa maggioranza regionale di cui fa parte Di Pangrazio, ovvero l’assessore Gerosolimo e il consigliere Di Nicola, che però ad Avezzano si sono schierati con il candidato del centrodestra.
Giuseppe Di Pangrazio ha sottolineato che questa mattina, nel corso dei lavori della Conferenza dei capigruppo, non è stato fatto cenno all’esito dei ballottaggi, ma il clima nel centrosinistra è già da resa dei conti, anche e soprattutto per la roboante disfatta dell’Aquila.
Ne approfitta l’opposizione, con il Movimento 5 Stelle che affonda la lama nelle crepe della maggioranza:
“Siamo al limite della sopportazione. Sono sei mesi che questo consiglio regionale non produce atti concreti per la Regione. Tra rinvii e discussioni inutili, il consiglio è ostaggio di un non-governo che singhiozza dentro e fuori dall’aula e che trasuda debolezza strutturale e amministrativa. L’assenza del presidente D’Alfonso dimostra che la debacle amministrativa del Partito Democratico deve avere inferto il colpo di grazia. Paura del confronto post-elettorale ?”.