Teramo
Stai leggendo
Sanità, i sindacati teramani: “Serve un tavolo di confronto”

Sanità, i sindacati teramani: “Serve un tavolo di confronto”

TERAMO, 1 ottobre – Convocare un tavolo sulla sanità  “con il quale registrare le adesioni e programmare tempi, modalità e contenuti di un confronto che deve essere competente, creativo, generoso ma imporsi un percorso fatto di concretezza e di tempi certi”. E’ quanto chiedono i sindacati al primo cittadino di Teramo Gianguido D’Alberto nella sua veste di presidente del comitato ristretto dei sindaci, nella convinzione che  la sanità teramana continui “a non avere né un programma “illuminato”, capace di rispondere ai diversi bisogni dei cittadini nel territorio, né una definizione della rete ospedaliera che sia in grado di aggiornare e modernizzare le strutture e i servizi odierni, con un progetto idoneo a recuperare i tanti, troppi ritardi, fragilità, insufficienze, storicamente presenti nella struttura attuale”.

Una situazione intollerabile per i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, per i quali mancherebbe uno spazio di analisi, di confronto e decisione riconosciuto e condiviso.

“Noi già 2 anni fa, presentando la nostra proposta per la riorganizzazione della rete sanitaria provinciale, avevamo evidenziato questo problema – tuonano in una nota i tre segretari Giovani Timoteo, Fabio Benintendi e Fabrizio Truono – e sollecitato la direzione della Asò, le diverse forze politiche, le istituzioni, le competenze disponibili presenti nella sanità, i portatori  di interesse del territorio, insomma tutti a misurarsi in un confronto che riuscisse a portare sui tavoli regionali  e nazionali “ la proposta” del territorio con la forza e la convinzione che può fornire un coinvolgimento e una partecipazione diffuse. Purtroppo, dobbiamo registrare che continuano a mancare la forza, il coraggio e forse anche l’umiltà di mettere in secondo piano  le proprie posizioni, le proprie opinioni  e contribuire, invece, a un confronto che faccia emergere e condividere le migliori scelte per il futuro della sanità nella nostra provincia”.

Da qui la richiesta al sindaco D’Alberto, già avanzata in passato, di convocare come presidente del comitato ristretto un apposito tavolo  di confronto.

“Questa è la direzione di marcia. Certo,  questo obiettivo  non è conclusivo, ma è prioritario se si vuole realmente provare a dare una giusta risposta ai bisogni dei cittadini ed anche a mettere in campo non solo le ragioni ma anche l’orgoglio di questo territorio – concludono i sindacati – vogliamo credere che questo appello possa essere raccolto, ma se così non fosse, nelle prossime settimane non mancherà la nostra iniziativa a sostegno di questa impostazione. In questo quadro di incertezza condividiamo la manifestazione prevista per domani a Giulianova ritenendo che possa servire a ribadire con convinzione l’importanza e la centralità che deve avere ancora in questo territorio la sanità pubblica. Di fatto, al  di là delle rivendicazioni più specifiche legate al territorio, quell’iniziativa dice con forza  che i cittadini vanno ascoltati per i loro timori e rassicurati sulle capacità del servizio sanitario di essere in grado di intervenire con rapidità, efficienza e sicurezza. Permanendo la mancanza di un progetto complessivo in grado di garantire questi parametri, non ci può essere né meraviglia, né disappunto rispetto alle diverse manifestazioni ed iniziative organizzate dai vari comitati esistenti nella provincia. Anzi, noi crediamo che vadano considerate in positivo e sostenute perché offrono una giusta ed opportuna sollecitazione per aprire una franca discussione in tutto il territorio”.

Mi sento...
Felice
0%
Orgoglioso
0%
Euforico
0%
Ok
0%
Triste
0%
Arrabbiato
0%