Sansificio di Treglio, sindaco di Lanciano contro la riapertura: “Febbo irresponsabile”
LANCIANO, 9 novembre – Pieno appoggio al sindaco di Treglio, Massimiliano Berghella, sulla vicenda riguardante la riapertura del sansificio nonostante il parere negativo della Regione. L’attestato di solidarietà arriva dal primo cittadino di Lanciano, Mario Pupillo, che coglie l’occasione per esprimere la propria “totale e incondizionata solidarietà” anche al presidente dell’associazione Nuovo Senso Civico, Alessandro Lanci, “aggredito e minacciato a causa del suo impegno civico a favore dello sviluppo sostenibile e a tutela della salute pubblica”.
Sul caso del sansificio di Treglio, Pupillo afferma:
“La nostra amministrazione Pupillo è al fianco del sindaco Berghella e della comunità tregliese, per l’inqualificabile strumentalizzazione politica di cui sono stati fatti oggetto in questi giorni sulla questione del sansificio. Ad alimentare la goffa quanto pericolosa e irresponsabile strumentalizzazione della vicenda relativa alla inopinata riapertura del sansificio, in presenza del parere negativo della Regione Abruzzo, del parere negativo del Comune di Treglio e del parere non favorevole della Asl Lanciano Vasto Chieti, sono i soliti noti, i politicanti di mestiere che sentono avvicinarsi la scadenza elettorale e che in nome di questa tentano di piegare al proprio interesse personale tutto e tutti”.
Il primo cittadino della città frentana ricorda:
“Lanciano è il capoluogo di un comprensorio che, con la nostra amministrazione e le tante iniziative promosse dalle associazioni, con in testa Nuovo Senso Civico, si è guadagnata il titolo di capitale abruzzese per la difesa dell’Ambiente. Le nostre battaglie, alcune vinte, altre combattute con grande determinazione, hanno difeso il territorio basandosi non sulle chiacchiere, ma sui dati scientifici che attestano la pericolosità per la salute pubblica di insediamenti industriali e opere nazionali. Nel caso del sansificio di Treglio, classificato come azienda insalubre di prima classe, i dati inerenti la pericolosità delle emissioni nell’aria sono stati alla base dei provvedimenti giudiziari del tribunale di Lanciano e del recente diniego al rilascio dell’autorizzazione unica ambientale da parte dell’ente competente, la Regione Abruzzo”.
Quindi l’affondo contro alcuni esponenti del centrodestra:
“Il tentativo di creare un’emergenza con i frantoiani, tra l’altro legittimata da un’irresponsabile condotta politica del consigliere regionale Mauro Febbo, sta creando un grave clima di tensione tra la cittadinanza e ha prodotto una falsa aspettativa, artatamente programmata, per gli imprenditori oleari in occasione della raccolta delle olive. Sarebbe stato invece auspicabile e doveroso che l’azienda si fosse dotata in tempo utile delle necessarie strumentazioni utili a riprendere l’attività, nell’interesse della cittadinanza e degli imprenditori oleari, cui era nota da diversi mesi l’indisponibilità dell’impianto. Nel ribadire il nostro totale sostegno al sindaco di Treglio, massima autorità sanitaria del Comune, confidiamo e chiediamo che la Regione Abruzzo garantisca ai cittadini del comprensorio frentano il rispetto delle regole a garanzia della salute pubblica e delle attività imprenditoriali”.