AVEZZANO, 21 dicembre – La Santa Croce spa rinuncia alla sospensiva e il Tar dell’Aquila fissa a stretto giro di posta l’udienza nel merito per discutere il ricorso che la società di Camillo Colella ha presentato contro il bando per la concessione della sorgente Sponga. L’udienza si terrà il prossimo 8 febbraio.

In questo modo, però, si sbloccherà il procedimento per l’assegnazione della concessione, procedimento bloccato proprio dal Tar, a inizio mese con un decisione che aveva consentito sì di ricevere le domande di partecipazione, ma non di aprire le buste.

Tra le quattro proposte arrivate ce n’è anche una sottoscritta da un’azienda che fa capo allo stesso patron di Santa Croce, Camillo Colella.

Il quale sottolinea che rispetterà

“quanto deciso dalle istituzioni, fiducioso che si arrivi a stabilire la verità in questa complessa e problematica vicenda che ha causato numerosi inconvenienti all’azienda, all’indotto, ai sindacati e ai dipendenti”.

Il Tar, al quale si era rivolto il Comune di Canistro, aveva già annullato il bando circa un anno e mezzo fa. Nel ricorso presentato dalla Santa Croce sono stati evidenziati diversi profili di illegittimità.

Intanto i 75 dipendenti della Santa Croce sono in mobilità e per loro si avvicina il licenziamento.