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Scarichi abusivi e deposito di rifiuti: quattro denunce

Scarichi abusivi e deposito di rifiuti: quattro denunce

GIULIANOVA, 4 gennaio – Quattro titolari di altrettante società denunciati per violazione della normativa ambientale in materia di scarichi industriali e stoccaggio di rifiuti. E’ il bilancio dell’attività di controllo del territorio svolta nel mese di dicembre dal nucleo operativo della guardia costiera  di Giulianova con l’ausilio dei colleghi degli uffici marittimi di Roseto, Tortoreto e Martinsicuro e coordinata dal centro di controllo ambientale della direzione marittima di Pescara. Attività alla quale hanno preso parte anche gli operatori dell’Arta e della Ruzzo Reti. 

Il primo controllo ha interessato un impianto di distribuzione carburanti. Gli ispettori – attraverso mirate prove di flusso eseguite con strumentazione avanzata della Ruzzo reti – hanno accertato come l’impianto fosse sprovvisto dell’autorizzazione allo scarico delle acque di prima pioggia del piazzale (interessato dalla presenza di residui oleosi e di idrocarburi). Acque che, dopo un primo trattamento superficiale, confluivano e direttamente nella linea comunale delle acque bianche e non in quella fognaria, finendo così in mare attraverso il  fiume, senza affrontare il necessario preventivo ciclo depurativo.

Nel corso dell’attività di monitoraggio gli uomini della guardia costiera hanno poi effettuato tutta una serie di verifiche in un autolavaggio, accertando come le acque reflue industriali derivanti dal ciclo di lavaggio dei veicoli invece che essere stoccate e smaltite come rifiuti venissero scaricate direttamente nella linea comunale delle acque bianche – che finisce in mare confluendo prima nel  fiume – e questo senza la prevista autorizzazione allo scarico e senza l’autorizzazione unica ambientale. Per l’impianto sono così scattate l’interruzione  del ciclo produttivo di lavaggio e l’imposizione di stringenti prescrizioni asseverate dall’Arta a cui ottemperare per poter riprendere l’attività.

Durante una terza ispezione, invece, i  militari  hanno accertato che una ditta, nel corso dell’intenso ciclo produttivo, lavava componenti meccaniche – contenenti residui grassi e oleosi – producendo reflui industriali che, fatti convogliare in un pozzetto di raccolta, finivano poi indebitamente nella rete fognaria senza la prevista autorizzazione (necessaria alla predisposizione del depuratore al trattamento specifico, per evitare immissioni potenzialmente inquinanti nei fiumi confluenti in mare). E’ stata così intimata alla ditta l’immediata sospensione dello scarico industriale, con contestuale chiusura dello stesso, la raccolta dei reflui e il loro trattamento come rifiuto. Inoltre, sempre a carico della stessa ditta è stata accertata la mancanza dell’autorizzazione allo scarico delle acque di prima pioggia del grosso piazzale interno – di superficie superiore a 1.000 metri quadri – utilizzato per la movimentazione del prodotto industriale lavorato.

Nel quarto sito industriale ispezionato, infine, la guardia costiera ha contestato al titolare della società il deposito incontrollato di rifiuti di vario genere – tra cui materiale ferroso e plastico  – stoccati senza alcuna classificazione sul vasto piazzale esterno di circa 1.500 metri quadri, ed esposti alle intemperie con conseguente potenziale rischio per l’ambiente. <L’attività in questione – ha affermato Claudio Bernetti, comandante della guardia costiera di Giulianova – è testimonianza dell’attenzione rivolta, senza soluzione di continuità, all’ambiente marino e costiero. Un’attività che la guardia costiera sente propria e porta avanti quale articolazione territoriale del ministero dell’Ambiente>.

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