Scuole sicure a Teramo, il comitato di San Nicolò contro il polo scolastico a Piano D’Accio
TERAMO, 24 febbraio – Scuole sicure si, ma non penalizzando e svuotando quartieri e frazioni. Nei giorni in cui il dibattito, in città, è incentrato sulla realizzazione di nuovi poli scolastici un secco no all’idea di realizzarne uno a Piano D’Accio, nei locali dello stadio, arriva inaspettatamente proprio dalla zona di San Nicolò ed in particolare dal neo costituito comitato scuole sicure, che ieri sera si è confrontato su questa ed altre questioni con l’analogo comitato di Teramo città guidato da Leda Ragas.
Per i genitori degli studenti della frazione più popolosa di Teramo, infatti, il trasferimento delle scuole nell’area dello stadio si tradurrebbe in una desertificazione di San Nicolò, “già da tempo fortemente penalizzata ed esclusa da ogni progetto di riqualificazione urbanistica, senza aree ricreative, parchi pubblici, aree verdi“. Da qui l’avversione al progetto dell’amministrazione Brucchi contro il quale promettono battaglia.
Per il comitato, infatti, le soluzioni da mettere in campo sono altre: dall’adeguamento dei plessi scolastici più nuovi, così da portarli ad un indice di vulnerabilità pari ad uno, fino alla creazione di un mini polo scolastico per gli edifici per i quali non può essere fatto l’adeguamento. Il tutto nelle aree già disponibili come ad esempio vicino la scuola alla scuola primaria Serroni. Ma non solo. Perché tra le richieste dei genitori di San Nicolò ci sono anche la sistemazione ad area verde e parco pubblico attrezzato dei terreni intorno ai plessi scolastici e l’organizzazione della viabilità e delle aree di sosta delle scuole in maniera sostenibile.
Richieste e soluzioni che il comitato vuole sottoporre quanto prima all’attenzione del sindaco, al quale verrà chiesto un incontro per discutere delle varie questioni.
Questioni di cui i genitori hanno discusso nei giorni scorsi durante il primo incontro pubblico al quale ha partecipato anche Leda Ragas, del comitato per la sicurezza delle scuole di Teramo, che oltre a rappresentare la situazione dei plessi scolastici di San Nicolò ha fatto un quadro complessivo della situazione inerente gli indici di vulnerabilità, l’attuazione dei piani di emergenza, i rapporti con le istituzioni e gli altri comitati.
“Nell’incontro si è affermato che, di fronte al terremoto, nessuno può giudicare la paura, ne quella di chi corre davanti al cancello della scuola appena sente una scossa, ne quella di chi resta tranquillo sul posto di lavoro perché la scossa non l’ha neanche percepita, in quanto la paura del terremoto è intima, personale, inconscia e come tale va rispettata da tutti, in tutte le sue forme – si legge in una nota – E’ per questo che le nostre scuole devono essere sicure, per far si che la paura non si trasformi in tragedia annunciata, come gli ultimi eventi ci hanno mostrato”.