Servizio civile universale, un anno di esperienza nel Parco nazionale della Maiella
CARAMANICO TERME, 10 ottobre – Si sono occupati di manutenzione del territorio, cura delle aree faunistiche del Lupo, dell’Orso, del Camoscio, del Capriolo e del Cervo e dei giardini botanici di Sant’Eufemia a Maiella e di Lama dei Peligni, dando supporto alle attività veterinarie nella sede Scientifica del Parco a Caramanico Terme e nel Centro di Conservazione della Biodiversità Vegetale, hanno collaborato a progetti legati al GeoParco Unesco, al brigantaggio e al cammino grande di Celestino: sono i 61 volontari di Servizio civile universale (Scu), giovani tra 18 e 28 anni, impegnati da settembre 2021 a settembre 2022 in progetti del Parco Nazionale della Maiella.
Grazie a questa esperienza, vissuta in 30 sedi di accoglienza (11 sedi del Parco e 19 dei Comuni aderenti), alcuni hanno ora più chiara la strada da prendere, altri hanno completato gli studi, in qualche caso attinenti la tutela della biodiversità del Parco e la valorizzazione delle emergenze storico-culturali dell’area protetta.
Pur nelle difficoltà dell’organizzare tante sedi e tanti operatori, il presidente del Parco Lucio Zazzara esprime la propria soddisfazione: “I ragazzi hanno avuto l’opportunità di conoscere il Parco e i Comuni, le attività che valorizzano il territorio, la cultura e la natura e in talune occasioni sono stati protagonisti di manifestazioni ed eventi che siamo certi hanno contribuito alla loro crescita umana e professionale”.
C’è Simona che in questi 12 mesi si è laureata in Scienze Forestali e Ambientali. “Confesso che avevo aspettative minori. Abbiamo potuto applicare praticamente le nostre conoscenze. Ci hanno dato molta fiducia. Per il sentiero botanico di Bolognano di cui mi sono occupata ho applicato quanto appreso all’università. Vivo in un paese del Parco, ora ho potuto vedere concretamente cosa fa il Parco con le sue figure professionali”. Giulia racconta che il suo compito e quello di altri colleghi consisteva nel “controllare lo stato di salute degli animali ospitati nelle aree faunistiche e mettere al corrente i veterinari del Wildlife Research Center, che operano nella sede scientifica del Parco a Caramanico Terme. Tra i nostri compiti quotidiani – spiega – c’era quello di razionare e distribuire il cibo per gli animali, assistere nell’accettazione e gestione degli individui recuperati in difficoltà o nelle indagini sanitarie e nei campionamenti sui selvatici morti. Nel corso dei miei studi mi sono occupata prevalentemente di fauna minore, anfibi in ambito triennale e rettili in ambito magistrale; qui ho trovato anche i grandi mammiferi e certamente è stata un’opportunità per poter ampliare lo spettro delle conoscenze e toccare con mano problematiche gestionali emergenti”. Esperienza tutta nuova per Samuele che ha studiato Scienze e culture gastronomiche per la sostenibilità: dopo un periodo di formazione, all’inizio del servizio civile si è occupato di guidare i visitatori alla scoperta del ‘Museo dei Fossili e delle Ambre’ di San Valentino in Abruzzo Citeriore, gestito dall’Associazione “Amici del Museo dei Fossili e delle Ambre”. “Insieme a Micaela ho fatto da guida alle sale e ho gestito laboratori con le scuole. Abbiamo contribuito a far crescere il museo che attira un pubblico vario, appassionati, paleontologi, gruppi di bambini incuriositi dalla sala dei dinosauri. La sala delle ambre, poi, unica in Italia, suscita tanta meraviglia”. Enrico viene da Bari, ha risposto al bando perché appassionato di natura e nel Parco si è occupato di manutenzione della segnaletica, fondamentale per chi percorre i sentieri. “Il mio primo percorso universitario non aveva nulla a che fare con l’ambiente; ora ho capito qual è la mia strada e mi sono iscritto a Scienze naturali a Bari”.
Il 16 settembre è partita la nuova annualità, con altri operatori volontari selezionati. Per il direttore del Parco Luciano Di Martino “si apre un nuovo percorso, con altri giovani ai quali cercheremo di offrire le nostre conoscenze e il nostro supporto, affinché un anno con noi diventi un momento della loro vita utile per le scelte future e le loro professioni. Per il Parco un impegno importante in termini di attenzione e supporto che rivolgiamo ai giovani. Il coordinatore di progetto, la responsabile del monitoraggio, gli operatori locali di progetto (Olp) e i tecnici, insieme ai referenti delle sedi comunali, sono impegnati quotidianamente per far sì che l’esperienza di Servizio Civile sia valida per i volontari e il territorio”. Il Parco della Maiella è il primo parco nazionale in Italia ad aver ottenuto il riconoscimento di Ente di Servizio Civile Universale, iscritto nel relativo Albo del Dipartimento per le Politiche Giovanili, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel 2020 il Parco ha ottenuto l’approvazione del suo primo Programma “Maiella, Natura e Cultura” che si articolava nei progetti “Majella, Scrigno di Biodiversità” e “Majella, Cultura dell’accoglienza e Sviluppo Sostenibile”.