PESCARA, 19 ottobre – Una palazzina da demolire trasformata in un rifugio per disperati, che dava riparo, in una situazione di assoluto degrado, anche ad alcuni bambini piccoli. L’immobile, a Pescara, in via Chieti, nel pieno centro del capoluogo adriatico, è stato sgomberato. Le attività sono state eseguite da Polizia municipale, Vigili del fuoco e forze dell’ordine. Una famiglia con tre figli minorenni è stata affidata ai servizi sociali.

L’operazione, richiesta dal sindaco Marco Alessandrini, è stata disposta dal comandante della Polizia municipale Carlo Maggitti. Sul posto gli interventi sono stati eseguiti dagli uomini del servizio Anti Degrado, diretti dal maggiore Danilo Palestini. Il controllo odierno è stato disposto anche in seguito ad un interrogazione consiliare di Forza Italia.

“E’ un edificio privato e fatiscente – dice Alessandrini – su cui abbiamo fatto più di un sopralluogo e dove oggi la Polizia Municipale è tornata e ha trovato degli occupanti. Lo stabile è fatiscente e in via di demolizione, un pericolo per l’incolumità pubblica e per chi vi trova riparo, oltre che luogo ad elevatissimo rischio degrado. La famiglia sarà seguita dagli assistenti sociali del Comune. Non c’è solo la repressione, l’intervento abbraccia anche il lato sociale specie quando sono coinvolti minori, in questo caso alcuni molto piccoli”.

Messe al sicuro le persone, l’edificio, di concerto con la proprietà, è stato sgomberato da suppellettili e oggetti pericolosi e gli sono ingressi murati per impedire ad altri di entrare. All’interno sono state trovate diverse bombole del gas. Oltre all’intervento degli assistenti sociali, per quanto riguarda la famiglia con figli minori, la situazione è stata segnalata al Tribunale per i minorenni dell’Aquila.