Sicurezza sul lavoro, nel Teramano 608 infortuni in tre mesi. Domani presidio dei sindacati davanti alla Prefettura
TERAMO, 26 maggio – Nel primo trimestre del 2021, nel Teramano, si sono verificati 608 infortuni ( 554 in occasione di lavoro e 54 in itinere) e sono stati denunciati tre incidenti mortali. Numeri, quelli illustrati dai segretari provinciali della Cgil Giovanni Timoteo, della Cisl Fabio Benintendi e della Uil Fabrizio Truono, che evidenziano come ancora oggi ci sia la necessità di mettere in campo un vero e proprio patto tra le parti sociali per garantire la sicurezza sul lavoro.
Un tema che domabni sarà al centro del flash mob organizzato dai tre sindacati confederali e che si svolgerà dalle 10 alle 12 davanti alla Prefettura.
“Nelle prossime settimane chiederemo un confronto ad Inail ed Ispettorato del lavoro – dichiarano i segretari dei tre sindacati confederali – per fare il punto della situazione sulla nostra Provincia e chiederemo l’apertura di un tavolo con le organizzazioni datoriali per condividere la necessità che le lavoratrici ed i lavoratori, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, età, genere, provenienza, prima di essere adibiti ad ogni specifica mansione ricevano una preparazione e addestramento adeguati, dare nuovo impulso al ruolo della rappresentanza a partire dal garantire in ogni contesto lavorativo la consegna del Dvr/Duvri, l’accesso al registro degli infortuni (digitale), la consultazione sulla valutazione dei rischi e le misure di tutela, la designazione degli attori della prevenzione e sull’organizzazione della formazione, generalizzare e rafforzare il ruolo della rappresentanza in tutti i contesti e settori lavorativi,
senza distinzioni di dimensione e settore”·
Sul tavolo anche la necessità di garantire appieno lo svolgimento del ruolo del medico competente, come previsto dalla normativa vigente, attraverso un’azione non solo volta alla sorveglianza sanitaria ma anche alle visite negli ambienti di lavoro, alla collaborazione alla valutazione dei rischi, al supporto per il ricollocamento degli inidonei, così come la necessità di rafforzare le competenze e la formazione dei responsabili del servizio di prevenzione e protezione e garantire una partecipazione effettiva e costante dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (sia quelli individuati in ambito aziendale che territoriale) al sistema di prevenzione aziendale.