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Silvi, crisi di maggioranza sul Prg. Il Pd fa cadere il numero legale in consiglio

Silvi, crisi di maggioranza sul Prg. Il Pd fa cadere il numero legale in consiglio

SILVI,  8 marzo – Su quella variante al prg il Partito Democratico era voluto andare avanti a prescindere, nonostante la contrarietà degli alleati. Ma nel consiglio comunale di ieri sera, di fronte alla possibilità di andare sotto numericamente, ha preferito far cadere il numero legale, prestando il fianco agli attacchi sia dell’altro gruppo di maggioranza, Silvi 2024, che delle opposizione consiliari che hanno fortemente stigmatizzato non solo l’atteggiamento del Pd ma soprattutto quello del presidente del consiglio comunale Silvio Massimi.

Tra le accuse più forti quelle che arrivano dal gruppo di minoranza Silvi Bellissima, che sottolinea come di fronte all’importanza del punto all’ordine del giorno la minoranza avesse chiesto di discuterlo come primo argomento.  Proposta  bocciata dai consiglieri Pd presenti in aula.

“Dopo circa un’ora di seduta consiliare, nella quale sono stati discussi e votati tutti gli altri punti all’ordine del giorno, il capogruppo del Pd Fioravante Costantini prima di discutere il punto relativo alla variante del Prg ha chiesto una sospensione del consiglio comunale ‘per una verifica di maggioranza’, anzi no, ‘per una pausa caffè’ – scrive la minoranza –  Sospensione di dieci minuti scandalosamente ottenuta, contro la volontà dei consiglieri di minoranza e di quelli di Sel, dal presidente del consiglio Silvio Massimi”.

Sospensione al termine della quale i consiglieri del Pd non sono rientrati in aula.

“I consiglieri di minoranza e quelli di Sel rimasti in consiglio hanno richiesto di rinviare ad altro consiglio il punto della variante, ma il Presidente del Consiglio Silvio Massimi ha dapprima impropriamente dichiarato la mancanza del numero legale, poi dopo le accese proteste della minoranza e la minaccia di far intervenire le forze dell’ordine, ha dovuto riconosce la sussistenza del numero legale – continua il gruppo di minoranza – Numero legale che successivamente lui stesso ha fatto subito mancare uscendo dall’aula ed impedendo di fatto di votare il rinvio”.

Un escamotage, secondo i gruppi di opposizioni, per mascherare la crisi di maggioranza e la mancanza dei numeri per approvare il Prg.

“Se i consiglieri del PD si fossero trovati in qualunque ambito lavorativo – commenta il consigliere di Silvi Bellissima Michele Cassone –  risultando assenti ingiustificati dal luogo di lavoro con la scusa della pausa caffè e rientrando dopo tre giorni, sarebbero stati sicuramente licenziati in tronco dal loro datore di lavoro”.

La variante tonerà adesso in consiglio il 10 marzo, dove le opposizioni promettono battaglia.

“Non sono tollerabili – affermano i consiglieri Cassone e D’Isidoro – neanche la condotta e l’atteggiamento del presidente del consiglio Silvio Massimi, che non è assolutamente in grado di svolgere la sua funzione sopra le parti e di garanzia per le minoranze politiche presenti in consiglio. Provvederemo quindi a sfiduciare formalmente il presidente del consiglio in carica (ancora per poco) attraverso una mozione che presenteremo quanto prima. Stiamo inoltre verificando, ad uno ad uno e documenti alla mano, l’incompatibilità al voto dei consiglieri del Pd fino al quarto grado di parentela, per evitare votazioni illegittime e facilmente impugnabili, onde evitare un sicuro danno all’ente e quindi ai cittadini di Silvi”.

 

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