Sinistra Italiana contro il project financing per gli ospedali, nuove grane per la giunta D’Alfonso
PESCARA, 19 novembre – Nuove grane per la giunta D’Alfonso. Il presidente della Regione non fa in tempo a sanare una frattura, apertasi in seguito all’iniziativa degli ormai ex ribelli Donato Di Matteo, Andrea Gerosolimo e Mario Olivieri, che si apre un nuovo fronte all’interno della maggioranza. Al momento non c’è nulla che faccia presagire un’autentica rottura, ma la presa di posizione di Sinistra Italiana è forte e ha a che fare con una questione particolarmente delicata: il project financing per la costruzione di cinque ospedali abruzzesi.
Sinistra Italiana chiede “trasparenza e chiarezza per i progetti dei nuovi ospedali in Abruzzo” e ripercorre le tappe che hanno preceduto l’approvazione del provvedimento in Consiglio regionale:
“Dopo l’avvio della procedura per la costruzione del nuovo ospedale di Chieti attraverso il sistema del ‘project financing’, nel senso di coinvolgere soggetti privati nella realizzazione, nella gestione e soprattutto nell’accollo totale o parziale dei costi di opere pubbliche o di pubblica utilità, in vista di entrate economiche future, per il quale abbiamo già manifestato all’epoca il dissenso di Sel/Sinistra Italiana, la Giunta Regionale decide di proseguire sulla stessa strada per la realizzazione dei nuovi ospedali di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto, nonché per la ristrutturazione del presidio ospedaliero di Penne e la realizzazione della nuova centrale operativa del 118 a L’Aquila”.
Subito dopo, il partito di Mazzocca e Bracco dichiara espressamente la propria contrarietà, contestando il provvedimento nel merito e nel metodo che ha portato alla sua approvazione:
“Sinistra Italiana Abruzzo, condividendo la necessità di investimenti in edilizia sanitaria per la realizzazione di nuovi ospedali che abbiano requisiti di sicurezza strutturale, non può che essere decisamente contraria all’adozione generalizzata di procedure di ‘finanza di progetto’ nel campo dell’edilizia sanitaria, oltre a rilevare elementi di pesante criticità nel metodo adottato per la decisione, che é stata presa senza alcun preliminare confronto nell’ambito della maggioranza e nonostante sia ormai cessato il regime di commissariamento del nostro sistema sanitario”.
Infine le criticità, che a giudizio di Sinistra Italiana sono evidenziate da un’ampia serie di casi:
“Si tratta, per il metodo del ‘project financing’, di una posizione ampiamente suffragata dalle negative esperienze di altre Regioni, prime tra tutte il Veneto e la Toscana, e che vede condivise le sue motivazioni nel parere della Procura della Corte dei Conti del Veneto (si veda la relazione del Procuratore Regionale nell’adunanza del 20 febbraio 2014), che richiama posizioni espresse dall’Autorità per i lavori pubblici sulla eccessiva onerosità di interventi di ‘finanza di progetto’ per l’Amministrazione pubblica, tenuta al pagamento di onerosi canoni di concessione”.
In sostanza, secondo Sinistra Italiana, a guadagnarci sarebbero solo i privati:
“Anche la Commissione Parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari e sulle cause dei disavanzi regionali ha avuto modo di esprimersi sull’uso della finanza di progetto e sulle sue conseguenze a proposito della costruzione di ospedali in Toscana, mettendo l’accento sulla scarsa condizionabilità del fornitore di servizi rispetto alla qualità di questi, con costi unitari superiori a quelli di mercato, e sulla possibilità di derogare dal rispetto delle norme previste nel codice degli appalti pubblici, limitando la concorrenza. Particolarmente problematica e grave risulta la previsione di affidamento della gestione dei laboratori di biochimica e della gestione tecnica e amministrativa di radiologia e medicina nucleare prevista per l’ospedale di Chieti, in quanto configura l’ipotesi di una gestione mista pubblico-privato di servizi sanitari, che va oltre la pur contestabile decisione di adozione del project financing”.