Sisma: Abruzzo in ginocchio, i cittadini si autorganizzano. D’Alfonso: “Basta allarmismi”

L’AQUILA, 24 gennaio – A quasi una settimana dalle ultime scosse di terremoto che hanno colpito il centro Italia, l’Abruzzo si ritrova in ginocchio e alle prese con mille emergenze. Agli effetti del sisma, che ha avuto come epicentro l’alta valle dell’Aterno, si sommano i danni provocati da una straordinaria e devastante ondata di maltempo. Mentre prosegue la conta dei danni, a tenere banco è anche la polemica innescata dalle parole del presidente della commissione Grandi Rischi, Sergio Bertolucci, che nei giorni scorsi ha parlato di “rischio Vajont” per la diga di Campotosto.
D’ALFONSO ALLA COMMISSIONE GRANDI RISCHI: “BASTA ALLARMISMI”
Il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, replica piccato alle affermazioni del presidente della commissione Grandi Rischi, accusando Bertolucci di diffondere allarmismi:
“Non va bene produrre allarmismo in una regione che ha patito tanti terremoti. Non ha senso il fascino subito dalla Grandi Rischi davanti a microfoni, né come ci si lasci trascinare a usare aggettivi pericolosi. Nell’Aquilano è avvenuto un maremoto in seguito al riferimento al Vajont. Sulla gestione diga di Campotosto, il ministro Graziano Delrio è garante di un programma di rigoroso controllo degli effetti delle sollecitazioni sismiche e della verifica del carico idraulico e l’Enel ha accettato con immediatezza il programma di riduzione del carico idraulico, anche se va verificata la capacità del fiume sottostante. Il piano Casa Italia va messo in esecuzione, ma si deve andare dalle parole alle decisioni amministrative. Mi auguro dunque una copertura finanziaria”.
PREFETTO DI TERAMO: “EVACUIAMO TUTTO IL CENTRO ITALIA?”
Anche il prefetto di Teramo, Graziella Patrizi, non sembra avere gradito le parole di Sergio Bertolucci sul rischio Vajont a Campotosto:
“Dobbiamo verificare questa cosa. Ma cosa facciamo? Evacuiamo tutto il centro Italia? Qui vanno date eventualmente delle direttive univoche a livello nazionale”.
NASCE IL “COMITATO SCUOLE SICURE CENTRO ITALIA”
Mentre le istituzioni sembrano fare fatica a trovare risposte convincenti, per mettere le città al riparo dagli effetti del sisma, i genitori degli studenti del centro Italia si auto-organizzano, per provare a contare di più al momento delle decisioni. Tutti i comitati Scuole Sicure, che sono sorti spontaneamente in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria dopo le scosse di terremoto iniziate a partire dal 24 agosto scorso, hanno scelto di mettersi in rete, fornendo come punto di riferimento la pagina Facebook “Comitato Scuole Sicure Centro Italia”. L’obiettivo comune è la reale messa in sicurezza di tutte le scuole e in particolare ”ciò che per legge doveva essere fatto già dal 2003″, ossia la valutazione della vulnerabilità sismica degli edifici scolastici e il loro eventuale adeguamento sismico o eventuale ricostruzione. Il Comitato rimarca in una nota:
“L’unica arma che abbiamo contro il terremoto è la prevenzione, ma bisogna agire subito, non è più pensabile aspettare la costruzione di nuove scuole o il loro adeguamento. I Musp, i moduli ad uso scolastico provvisorio, sono l’unica vera prevenzione possibile ed immediata per tutte quelle scuole che hanno un indice di vulnerabilità inferiore allo 0,8, il limite minimo prefissato, così come per tutte quelle che non hanno ancora le schede di vulnerabilità sismica. Non si può più procrastinare un lavoro che sarebbe dovuto essere imperativo moralmente e eticamente. I nostri bambini e ragazzi sono la nostra ricchezza, sono il futuro di questo paese e vanno tutelati, rassicurati e fatti diventare adulti”.
STOP LEZIONI A TERAMO PER CONTROLLI NELLE SCUOLE
A proposito di sicurezza nelle scuole, resteranno chiusi almeno fino a sabato tutti gli istituti del comune di Teramo, compresi asili e scuole materne, per portare a termine tutte i controlli post sisma. Il sindaco Maurizio Brucchi ha infatti emanato un’ordinanza con la quale dispone la sospensione delle attività didattiche fino a sabato.
A L’AQUILA ASSEMBLEA DEL COMITATO 3e32
Anche a L’Aquila il sisma fa paura e si torna a mobilitarsi dal basso. Il “Comitato 3e32”, sorto all’indomani del terremoto che colpì il capoluogo abruzzese nel 2009, ha convocato per domani alle 18.30, presso lo spazio sociale CaseMatte, un incontro per discutere, informarsi e dare vita ad una serie di iniziative, nell’ambito dell’assemblea pubblica intitolata “L’Aquila – Il terremoto, la prevenzione e la necessità di autorganizzarsi sul territorio”.
Questo l’invito del “Comitato 3e32”:
“Il nostro comitato è nato nell’aprile del 2009, come risposta ad un vuoto di organizzazione dal basso sorto all’indomani del sisma e come risposta a dei bisogni cui le istituzioni non riuscivano a rispondere. Per molti aspetti le cose non sono così diverse oggi. Le scosse, come anche l’emergenza neve in Abruzzo , ci stanno dimostrando una volta di più che la popolazione deve essere il più possibile cosciente delle caratteristiche del territorio in cui si trova, essere informata e partecipare alle scelte che riguardano la propria sicurezza e quella collettiva negli edifici pubblici, come scuole e ospedali”.
COLDIRETTI: “E’ STRAGE DI BESTIAME”
A cinque mesi dalle prime scosse di terremoto sono state montate solo 77 delle 635 stalle mobili previste nel centro Italia, ovvero appena il 12% del totale. A denunciare ritardi e promesse disattese è la Coldiretti, che mette in rilievo la criticità della situazione nelle campagne delle aree colpite dal sisma:
“Un inaccettabile ritardo ha fatto salire a più di mille il conto degli animali morti, feriti e abortiti nelle zone terremotate, con gli allevatori che non sanno ancora dove ricoverare mucche, maiali e pecore, costretti al freddo, con il rischio di ammalarsi e morire, o nelle strutture pericolanti che stanno cedendo sotto il peso della neve e delle nuove scosse. Inoltre si è dimezzata la produzione di latte. Ai danni materiali e alla perdita di vite umane, si somma dunque una vera e propria strage di bestiame. E’ in atto una corsa contro il tempo, con la mobilitazione dei trattori per liberare le strade da neve e ghiaccio e raggiungere le stalle isolate da giorni. Operazioni faticose, rese possibili da una estesa rete di solidarietà degli allevatori italiani, anche grazie alla collaborazione dell’esercito e della protezione civile”.
D’ALFONSO CONVOCA SUMMIT A L’AQUILA
A L’Aquila, dopo le polemiche sulla tempestività dei soccorsi e sugli annunci della commissione Grandi Rischi in merito alla possibilità di altre forti scosse, il governatore D’Alfonso ha convocato un summit per domani mattina alle 10.30. Ci saranno i sindaci del comprensorio, il prefetto e gli esponenti di forze dell’ordine, protezione civile e altre istituzioni coinvolte nell’emergenza neve e terremoto degli ultimi giorni. D’Alfonso punta a rasserenare gli animi, che appaiono sempre più agitati e a fare il punto della situazione sulla provincia dell’Aquila, tra le più colpite alla luce dell’emergenza nell’alta valle dell’Aterno, epicentro del terremoto del 18 gennaio scorso.
CANTONE: “CRATERE ENORME, AL MOMENTO NON VEDO CORRUZIONE”
Il presidente dell’Autorità anti-corruzione Raffaele Cantone, a margine di una conferenza alla scuola Normale di Pisa, si è soffermato su eventuali tentativi di infiltrazione del malaffare nell’ambito della ricostruzione post-sisma:
“Il cratere del terremoto è enorme e le scosse si ripetono da agosto in quattro regioni diverse, ma al momento non vedo episodi di possibile corruzione. A proposito della ricostruzione, oggi abbiamo fatto una riunione con il premier, il commissario straordinario Errani e il capo della protezione civile Curcio, per definire le prossime modalità di intervento. Non spetta a me difendere la protezione civile, ma mi pare che allo stato i fatti dicano con chiarezza quanto è purtroppo accaduto e al momento non sono individuabili episodi di corruzione che abbiano determinato questa tragedia, resa ancora più complicata dall’arrivo della neve”.
CONCERTO BENEFICO PER I PAESI ABRUZZESI COLPITI DAL SISMA
Si moltiplicano, intanto, le iniziative di solidarietà a favore delle località abruzzesi colpite dal sisma Il 4 febbraio alle 20, presso l’Auditorium Italia di Atessa, si svolgerà ‘Abruzzodai’, un concerto benefico ideato e diretto dal bassista abruzzese Enrico Bevilacqua. Il ricavato sarà interamente devoluto alle popolazioni e ai paesi abruzzesi duramente colpiti dal sisma. Alla manifestazione, che prevede oltre tre ore di spettacolo, prenderanno parte più di 30 artisti e band.
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